Stampa 3D al servizio della medicina

Grazie alla riduzione dei tempi di produzione, alla flessibilità di progettazione e alla elevata personalizzazione, la manifattura additiva è in grado di supportare e migliorare il lavoro dei medici e la salute dei pazienti nella direzione del concetto di medicina personalizzata sempre più attuale. Azienda fornitrice di macchine, software, materiali, servizi e consulenze per la stampa 3D, Elmec 3D oggi mette a disposizione della medicina le proprie competenze affiancando aziende medicali, laboratori di ricerca e ospedali nello sviluppo di progetti specifici e mirati.

Fin dall’inizio della pandemia l’azienda ha contribuito attivamente con interventi tempestivi e mirati per fare fronte all’emergenza determinata dal Covid-19 negli ospedali. Elmec 3D in collaborazione con l’ospedale di Busto Arsizio ha stampato in 3D delle mascherine in cui alloggiare filtri CPAP, utilizzando allo scopo materiale flessibile biocompatibile e resistente agli agenti chimici in modo che risultassero ben adattabili al volto e potessero essere sottoposte a cicli di sterilizzazione. Il processo produttivo è avvenuto interamente in azienda in 24 ore dalla progettazione alla realizzazione del prodotto pronto all’uso, consentendo di testare istantaneamente il prodotto per individuare subito eventuali problemi e intervenire tempestivamente con le migliorie necessarie.

In collaborazione con l’ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, Elmec 3D ha invece utilizzato la tecnologia della manifattura additiva e un materiale flessibile per riprodurre fedelmente una parte di cervello in scala reale di un paziente, affinché lo staff medico potesse simulare l'operazione chirurgica da eseguire prima di entrare in sala operatoria e diminuire le possibilità di errore.

Infine, Elmec 3D è stata coinvolta di recente anche nella stampa 3D di una protesi per la mano dell’handbiker professionista Davide Milanesi, il quale era soggetto a forti dolori e infiammazioni a causa degli intensi allenamenti e dei lunghi percorsi di gara. L'azienda ha realizzato per l’atleta una protesi personalizzata che sostituisce la manopola in carbonio in dotazione, troppo rigida e difficile da impugnare difficile impugnatura.