Poliammidi da fonte biologica: stato dell’arte e possibili sviluppi
Da tempo impegnata a mettere in atto azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale dei propri processi e prodotti, RadiciGroup High Performance Polymers ritiene che un contributo importante a tale fine possa venire dall’uso di prodotti di origine parzialmente o totalmente biologici, partendo dalla polimerizzazione di poliammidi.
Il ricorso a fonti rinnovabili è sempre più strategico, anche per soddisfare le richieste di mercati e settori applicativi a loro volta impegnati per affermare un sistema di produzione sostenibile. Per proporre quanto fatto finora, ma, soprattutto, per illustrare le sfide future in tale ambito, la società, in collaborazione con UL Prospector, organizza un webinar il 15 marzo durante il quale verranno presentate alcune famiglie di materiali, tra i quali PA 610, PA 510, PA 1012 e PA 56, iniziando dalla descrizione dei monomeri di partenza fino ai prodotti finiti e pronti per la compoundazione.
Inoltre, verrà proposto un confronto tra proprietà e impatto ambientale dei prodotti, includendo anche quelli di origine fossile di uso comune e ne verranno identificate possibili applicazioni in base ai dati delle caratterizzazioni. Infine, saranno presentate proprietà ed applicazioni di serie relative a Radilon D, poliammidi su base PA 610, composte per il 64% da materiale di origine biologico.