Imballaggio monomateriale con contenuto di PCR per la pasta italiana

Uno dei principali produttori italiani di pasta, Garofalo, ha introdotto un nuovo tipo di imballaggio realizzato da GT Polifilm e Polivouga utilizzando il polipropilene circolare certificato Trucircle di Sabic. Questo materiale ottenuto da un processo di riciclo avanzato viene trasformato in BOPP per tale specifica applicazione, uno dei primi imballaggi per pasta sul mercato contenente il 30% di riciclato post-consumo (PCR).

Il contenuto di PCR nelle confezioni si basa su plastica post-consumo trasformata in olio di pirolisi mediante un processo di riciclo avanzato, utilizzato nella produzione di nuovi polimeri con le stesse caratteristiche del materiale vergine ottenuta da materie prime convenzionali. Polivouga, produttore portoghese di film flessibili per imballaggio, utilizza il grado PP 525PC del portafoglio Trucircle di Sabic di polimeri circolari certificati per produrre il film BOPP di base per il nuovo imballaggio della pasta. GT Polifilm, produttore di film in polipropilene per l'imballaggio automatizzato nell'industria alimentare, aggiunge al film BOPP un film cast in PP per creare una struttura monomateriale che viene poi convertita nei sacchetti per il confezionamento della pasta. Una volta utilizzati, i sacchetti monomateriale possono essere a loro volta facilmente riciclati.

“Affinché tali soluzioni funzionino a lungo termine, i partner della filiera dei materiali devono collaborare strettamente. Con il nostro programma Trucircle, stiamo spingendo per modelli di business innovativi per trasformare il nostro settore da lineare a circolare e aiutare a prevenire lo spreco di prezioso materiale delle applicazioni in plastica a fine vita. Nel giro di un anno, questo progetto congiunto ha mostrato cosa è possibile fare quando tutti i soggetti lavorano insieme per massimizzare il riciclo e la sostenibilità della plastica post-consumo”, ha commentato Abdullah Al-Otaibi, general manager, ETP & Market Solutions di Sabic.

I materiali circolari di Sabic sono prodotti utilizzando uno schema di bilancio di massa secondo il programma International Sustainability & Carbon Certification (ISCC) Plus, che segue una serie di regole predefinite e trasparenti per tracciare il flusso di materiale attraverso catene di approvvigionamento complesse dalla materia prima all'applicazione finale.

“Alla Garofalo ci impegniamo a fondo per la qualità e la compatibilità ambientale dei nostri prodotti. Naturalmente, questo nuovo packaging per la pasta è solo un esempio delle nostre iniziative sostenibili, ma segna un importante passo avanti. Mostra come i produttori di generi alimentari e i fornitori di imballaggi stanno lavorando insieme per realizzare un cambiamento tanto necessario. In quanto prodotto di imballaggio realizzato con contenuto riciclato e a sua volta completamente riciclabile, offre anche una maggiore attrattiva per i consumatori”, ha aggiunto Sergio De Gennaro, responsabile qualità di Pastificio Lucio Garofalo.

Sebbene gli imballaggi in plastica flessibile siano spesso l'alternativa più sostenibile, molti generi alimentari sono confezionati in combinazioni di carta/plastica o laminati, che risultano difficili da riciclare e possono avere un'impronta di carbonio maggiore a causa del maggiore consumo di risorse. Quale soluzione più responsabile, le soluzioni di imballaggio monomateriale flessibili con contenuto di PCR sono potenzialmente quelle adottate da un numero crescente di proprietari di marchi e rivenditori, supportate anche da UE e ONG.

“Lo sviluppo e la produzione di soluzioni di imballaggio sostenibili ed economicamente convenienti per contribuire a ridurre i rifiuti sia alimentari sia plastici è saldamente radicato nel nostro DNA. L'introduzione di contenuto riciclato è stata per noi un'area di interesse chiave negli ultimi anni. Sostenendo l'economia circolare, aggiungendo valore alla plastica e promuovendo il suo riciclo in nuovi prodotti di imballaggio, speriamo di dare un contributo significativo alla sfida di migliorare i tassi di riciclo e ridurre al minimo i rifiuti plastici", ha spiegato Ragionier Talamo, direttore di GT Polifilm.

“In qualità di produttori di film flessibili, siamo ben consapevoli delle nostre responsabilità nel trasformare in realtà i nostri obiettivi di sostenibilità e quelli dei nostri clienti e siamo molto coinvolti in questo impegnativo compito. Il nostro nuovo film BOPP è una dimostrazione della collaborazione intrapresa con Sabic. Accogliamo con favore il riciclo avanzato offerto da Sabic come un'opportunità per dare un contributo significativo alla circolarità della plastica nei film BOPP. Quale collaborazione tra partner globali, questo progetto sta dimostrando la fattibilità del riutilizzo dei rifiuti plastici in imballaggi sicuri per generi alimenti piuttosto come valida alternativa alla loro dispersione in discarica o negli inceneritori”, ha concluso Tiago Barros, direttore esecutivo di Polivouga.