Gefran approva il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

(Foto Gefran)

Il consiglio di amministrazione di Gefran, riunitosi il 13 marzo sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti presso la sede dell’azienda a Provaglio d’Iseo (Brescia), ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio d’esercizio, bilancio consolidato e rendicontazione di sostenibilità al 31 dicembre 2024.

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nell’ultimo esercizio, ritenuti molto positivi, soprattutto considerando il contesto sfidante in cui sono stati ottenuti. Questi traguardi confermano la solidità del Gruppo e la nostra capacità di adattarci con successo a uno scenario in continua evoluzione. Nel 2024 abbiamo registrato un’ottima performance dei mercati asiatici, in particolare di Cina e India, che ha rappresentato un’importante leva di bilanciamento rispetto a una contrazione generale della domanda dei clienti, determinata anche dal rallentamento degli investimenti in nuovi macchinari e impianti in tutte le aree geografiche in cui operiamo. Parallelamente, abbiamo portato avanti investimenti strategici per il rafforzamento e lo sviluppo di Gefran, affrontando un aumento dei costi legato sia a queste iniziative sia all’inflazione. Guardando all’anno in corso, la nostra priorità resta la crescita, trainata dallo sviluppo commerciale e dall’innovazione. Siamo convinti che i trend tecnologici nell’ambito dell’automazione industriale rappresentino un motore essenziale per la nostra espansione, una volta superata l’attuale fase macroeconomica complessa. Abbiamo già avviato investimenti mirati e altri sono in programma per potenziare i prodotti, rafforzare la capacità produttiva e ampliare l’offerta di servizi, rispondendo alle esigenze del mercato. Un esempio concreto di questa strategia è la recente partecipazione nel capitale sociale di 40Factory. L’inizio del 2025 conferma l’andamento dell’ultimo trimestre del 2024. Pur mantenendo un approccio prudente, siamo determinati a trasformare i nostri sforzi in crescita concreta, con una previsione di marginalità positiva anche per l’esercizio in corso”, ha commentato Marcello Perini, amministratore delegato del Gruppo Gefran.

Marcello Perini.
(Foto Linkedin/Gefran)

I ricavi nel 2024 sono pari a 132,6 milioni di euro, sostanzialmente allineati agli stessi dell’esercizio 2023, pari a 132,8 milioni di euro, registrando un decremento dello 0,1% (era il -4,2% nel primo semestre). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, i ricavi progressivi dell’esercizio sarebbero superiori al dato dell’esercizio precedente dello 0,4%.

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una diminuzione diffusa a molte delle aree servite dal gruppo, e in particolare Italia (-6,6%) ed Europa (complessivamente -7,8%). L’area geografica per la quale, al contrario, viene rilevata una crescita dei ricavi è l’Asia (+20,9%), che sconta l’effetto negativo dell’andamento delle valute estere (in particolare renmimbi e rupia), al netto del quale l’aumento rilevato sarebbe finanche più elevato (+22,3%). In crescita anche le vendite nell’area America (complessivamente +2,2%, che al netto dell’effetto cambio negativo determinato in particolare dall’andamento del Real brasiliano salirebbe al +4,5%).

In termini di aree di business, rispetto all’esercizio 2023, si evidenziano ricavi in aumento nel segmento componenti per l’automazione, per il quale si rileva una crescita dell’1,1%, trainata dall’aumento dei volumi di vendita delle famiglie di prodotto delle gamme controllo di potenza (+8,9% rispetto a quanto rilevato nell’esercizio 2023) e soluzioni (+11,4% rispetto al pari periodo precedente), e in particolare nei mercati Asia e America (rispettivamente +42% e +16% rispetto all’esercizio 2023). Sono invece in contrazione rispetto al 31 dicembre 2023 i ricavi generati dal segmento sensori, nello specifico del 1,6% (al netto dell’effetto negativo apportato dalle valute la diminuzione percentuale sarebbe più contenuta e pari all’1%), diffusa nelle principali aree geografiche servite, a esclusione del mercato dell’Asia dove, come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente (+18,5% rispetto al dato del 2023).

Nell’esercizio del 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del 2023 (+8,5%), come risultato di un aumento della raccolta ordini per il business sensori (+10,8%), più contenuto, seppur ampiamente positivo, per il business dei componenti per l’automazione (+4,5%).

Il margine operativo lordo (Ebitda) risulta positivo per 23,1 milioni di euro (24,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e corrisponde al 17,4% dei ricavi (mentre al 31 dicembre 2023 era pari al 18,2% dei ricavi), in diminuzione rispetto all’esercizio precedente di 1,1 milione di euro. Il valore aggiunto in aumento e gli altri costi operativi sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2023, non compensano completamente l’incremento del costo del personale, caratterizzato dal rafforzamento dell’organico oltre che dall’incremento generalizzato dei salari quale naturale conseguenza dell’inflazione. Questi fattori combinati determinano complessivamente il decremento del margine operativo lordo rispetto al dato precedente.

Il risultato operativo (Ebit) risulta positivo e pari a 15,1 milioni di euro (11,4% dei ricavi) e si confronta con un Ebit pari a 16,6 milioni di euro dell’esercizio 2023 (12,5% dei ricavi), con un decremento di 1,4 milioni di euro. Come per il margine operativo lordo, la variazione deriva prevalentemente dal maggior costo del personale rilevato, ulteriormente deteriorato dai maggiori ammortamenti rilevati rispetto al periodo di confronto.

Infine, la posizione finanziaria netta è positiva e corrispondente a 34,2 milioni di euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di euro.