Il mercato italiano del PVC nel 2024

L’indagine di PVC Forum Italia relativa al mercato italiano del PVC nel 2024 (realizzata condotta da Plastic Consult) mostra che lo scorso anno in Italia i consumi di materie termoplastiche vergini in Italia hanno toccato 5.020.000 tonnellate, con volumi pressoché identici al 2023. Di tale valore, 540.000 t rappresentano i consumi di PVC vergine, anch’essi molto simili all’anno precedente con un leggero aumento di circa l’1%. Con 280.000 t il PVC rigido rappresenta il 52% del mercato, in aumento soprattutto grazie all’estrusione di tubi (+8%) e al compounding (+15%), mentre il PVC plastificato rappresenta 260.000 t, in leggera flessione sul 2023.
Con 206.800 tonnellate l’edilizia copre oltre il 38% del mercato, in aumento (erano 192.200 t nel 2023). Segno positivo anche per agricoltura, compound esportato e altre applicazioni. Stabili o in leggero calo gli altri impieghi. Analizzando nello specifico le principali applicazioni d’uso in edilizia e considerando i volumi sia prodotti in Italia che importati, le tubazioni registrano una sostanziale tenuta del mercato: il PVC, con 75.000 tonnellate trasformate (17.500 per tubi in pressione, 28.500 per le fognature e 29.000 per gli scarichi), copre il 41% del mercato totale delle termoplastiche. In calo invece i volumi dei profili finestra con 78.200 t complessive.
Le ristrutturazioni (con l’85%) restano il principale segmento, tuttavia in rallentamento in conseguenza della rimodulazione dei bonus fiscali. Aumenta per converso il peso in percentuale del “nuovo”, intorno al 15%. Per quanto riguarda le esportazioni, il PVC rigido cresce in tutti i segmenti primari (eccetto che nei prodotti calandrati) supportato dalla stabilizzazione delle principali economie partner. Per il plastificato si registra una trasversale stabilità dei volumi destinati ai mercati esteri, in recupero film e foglia calandrata.
