Aipe e Federpesca firmano memorandum per l’economia circolare nella filiera ittica

La firma di un memorandum tra Aipe, l’associazione italiane dei produttori e dei trasformatori di polistirene espanso, e Federpesca, la federazione nazionale delle imprese di pesca, segna l’inizio di una serie di progetti volti a promuovere la sostenibilità nel settore marittimo, portuale e del mercato ittico attraverso un utilizzo responsabile del polistirene espanso in tali ambiti.

L’obiettivo dei due partner è quello di potenziare la collaborazione nelle attività inerenti lo sviluppo di progetti in ottica di economia circolare, nonché di condividere buone pratiche e progetti pilota relativi all’utilizzo di imballi isotermici e cassette per il pesce negli ambiti d’uso delle imprese ittiche.

L’economia circolare è una risposta a una sfida comune per i Paesi europei: il continuo esaurimento delle risorse naturali e la gestione dei rifiuti. Ottenere il massimo dalle risorse naturali, evitandone la dispersione e favorendo il corretto uso e riciclo dei materiali e dei prodotti è oggi una necessità ampiamente condivisa. La pesca e l’acquacoltura rappresentano un settore chiave dell’economia blu, così come l’industria del polistirene espanso è una filiera chiave nell’economia del packaging.

In questo contesto il memorandum mira a supportare e responsabilizzare le PMI del settore degli imballi isotermici in EPS e il settore della pesca e dell’acquacoltura nell’implementare buone pratiche di economia circolare. Nello specifico il comparto della filiera ittica e dei produttori di EPS si impegnano nello sviluppo di progetti pilota che avranno come obiettivo quello di aumentare il livello di circolarità delle parti interessate e favorire al contempo la cooperazione tra i due comparti nelle risposte alle nuove richieste del mercato, del legislatore e della comunità europea.

Alla base del protocollo siglato vi sono valori chiari e condivisi: il desiderio di implementare progetti innovativi per la tutela del mare Mediterraneo e di promuovere buone pratiche nelle attività di lavoro in mare; la consapevolezza dell’importanza di tutte le persone che lavorano nella filiera del mare e dell’imballaggio come protagoniste di un futuro più sostenibile; la necessità di implementare un sistema organizzato ed efficiente che aiuti a evitare che oggetti di qualunque tipo finiscano in mare contaminandolo.