In base alle rilevazioni dell’associazione di settore Plastics, nel primo trimestre del 2018 le consegne di macchine per la trasformazione primaria di materie plastiche e gomma da parte dei costruttori statunitensi sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017. Si tratta del quarto risultato consecutivo con segno positivo, considerando il confronto anno su anno. Infatti, rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2017 si rileva invece un calo di circa dodici punti.

Le rilevazioni si riferiscono a macchine per stampaggio a iniezione ed estrusori (non sono state censite le soffiatrici), il cui venduto, nel periodo gennaio-marzo 2018, ha raggiunto complessivamente il valore di 334 milioni di dollari. Più in dettaglio, si nota un andamento contrapposto: infatti, le presse hanno registrato un +23%, gli estrusori monovite un calo del 15% e quelli bivite una contrazione del 27%.

L’associazione di categoria riconduce il buon risultato del primo trimestre - in linea con l’andamento del manifatturiero statunitense nel suo insieme - anche alla riduzione dal 35 al 21% delle imposte sulle imprese, ufficializzata dall’amministrazione Trump lo scorso dicembre, che si aggiunge ad altri benefici fiscali.

Edilizia, elettrodomestici e imballaggio le applicazioni più dinamiche e, secondo le previsioni, il trend dovrebbe mantenersi buono anche nei mesi a venire. L’export italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma verso gli Stati Uniti, nel periodo gennaio-marzo 2018, si è attestato su un valore di 53 milioni di euro, contro i quasi 61 dello stesso periodo del 2017 e i 276 dell’intero scorso anno.