Dall’inizio di febbraio, RiLife, gruppo operante nel settore della raccolta differenziata e del riciclo con impianti in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto e Toscana, ha dato vita a quattro divisioni in cui sono confluite le sue diverse aziende per concentrarsi sui rispettivi settori specifici del recupero e del riciclo.
ReLife Recycling è le nuova denominazione assunta dalle aziende Valfreddana, Usvardi, Ecolfer e Benassi, che si dedicheranno alla raccolta e al trattamento di rifiuti solidi urbani e industriali; Plastipoliver è diventata ReLife Plastic Packaging e produrrà sacchi e imballaggi in plastica utilizzando prevalentemente materiale rigenerato da scarti industriali e rifiuti post consumo; Cartiera Bosco è diventata ReLife Paper Mill e produrrà cartone e cartoncino utilizzando materie prima seconde a base di carta proveniente anche dagli impianti di ReLife Recycling; General Packagin è diventata ReLife Paper Packaging e produrrà fogli e scatole in cartone ondulato utilizzando prevalentemente carta riciclata.
Il cambio di denominazione segna il passaggio da una dimensione locale delle singole aziende a quella di divisioni produttive di un gruppo nazionale pronto a competere nel settore dell’economia circolare a livello internazionale attraverso la produzione di imballaggi sostenibili ottenuti dalla raccolta e dalla trasformazione di rifiuti valorizzabili.
Questa razionalizzazione è da leggere come il completamento di un processo di evoluzione scandito da una serie di acquisizioni e dall’ingresso di F2i Sgr, società italiana che gestisce fondi infrastrutturali, avviati nella seconda metà del 2021 allo scopo di rendere sempre più organica la struttura operativa del gruppo in vista del raggiungimento degli obiettivi illustrati dal CEO Marco Benfante (nella foto a destra): “Con il cambio di nome di tutte le aziende storiche del Gruppo, ReLife entra nel futuro. Da oggi il gruppo si presenta sul mercato come produttore di imballaggi sostenibili provenienti dalla raccolta e dalla trasformazione di rifiuti valorizzabili. Un player che si pone obiettivi importanti, quali abbattere le emissioni di CO2, garantire la massima sostenibilità dei propri prodotti, moltiplicare il valore per i clienti, che sono al tempo stesso fornitori, ma soprattutto partner di questo modo di fare economia circolare”.