Scelte tecniche e progettuali innovative per la centralità del riciclo nella trasformazione

Fa il suo esordio la nuova gamma di granulatori Piovan, caratterizzata da scelte tecniche e progettuali innovative. Oggi, qualsiasi prodotto industriale viene progettato in funzione del recupero e del riciclo del maggior numero di componenti. In certi contesti - per esempio nel packaging alimentare e delle bevande - si arriva addirittura a non introdurre nuovi materiali e a proseguire la produzione con quelli abituali, costantemente rinnovati, proprio per problemi legati a canali e modalità di riciclaggio già in essere. La necessità di realizzare materiali riciclabili condiziona e orienta le scelte in tema di ricerca e produzione. Per questo motivo, nel settore della plastica, hanno conquistato un ruolo di primo piano i granulatori, nati espressamente per recuperare e rendere riutilizzabili gli scarti di lavorazione.
Piovan ha elaborato un piano di riorganizzazione della propria gamma di prodotti in modo da entrare con più decisione nel mercato con macchine di alto livello e funzionali alla centralità del riciclo nel settore della plastica. Dal settore del packaging a quello medicale, da quello automobilistico a quello dell’elettronica, ovunque ci sia plastica si fa riciclaggio e sono necessari granulatori sempre più efficienti e affidabili. Il costruttore di Santa Maria di Sala presenta, quindi, una nuova gamma completa di granulatori di piccole, medie e grandi dimensioni, caratterizzati da scelte tecniche e progettuali innovative.
Tutte le nuove macchine, innanzitutto, sono dotate di un sistema di taglio tangenziale assolutamente distintivo. L’inclinazione delle lame rotanti - posizionate il più vicino possibile alla tangente geometrica dell’angolo del circolo di taglio - rispetto a quelle fisse è infatti tale da ottimizzare e rendere più precisa l’operazione. Si ottengono così elevate capacità produttive utilizzando motori più piccoli, con l’ulteriore beneficio di ridurre la produzione di polvere e la generazione di calore. Queste caratteristiche assicurano un taglio più regolare e un macinato più omogeneo nelle dimensioni. In mancanza di una camera di taglio di questo livello, il rimacinato, oltre a essere irregolare, sarà più polveroso e, dunque, difficilmente lavorabile.
I nuovi granulatori Piovan si differenziano per una scelta
squisitamente costruttiva. La camera di taglio è infatti composta da pezzi
prodotti con lavorazioni meccaniche a controllo numerico e assemblati, quindi
non fusi o saldati. Questo consente di realizzare componenti di alta
precisione, che aumentano l’efficacia del taglio e la qualità del rimacinato e
assicurano al granulatore una vita più lunga, poiché è sempre possibile
sostituire i pezzi usurati. Altra caratteristica distintiva di questi
granulatori è la loro personalizzazione, a partire da modelli base, in funzione
delle esigenze di processo - soffiaggio, estrusione, iniezione - e delle
specifiche richieste del cliente per questioni legate allo spazio, a necessità
di carico-scarico dei prodotti e alla salvaguardia dell’ambiente. Si tratta,
inoltre, di macchine che assicurano bassissimi livelli di rumorosità.
Il granulatore N35-60 è una macchina che racchiude e sintetizza in sé tutte queste caratteristiche, a cui si aggiunge una tramoggia orientabile a 90° per ottenere 4 posizioni di carico, in modo che la direzione del nastro sia sempre perpendicolare al granulatore. La manutenzione è perciò semplificata, perché non è necessario rimuovere altre dispositivi, per esempio, quelli di alimentazione, e richiede meno spazio operativo. Il rapido accesso alla macchina è un dato importante, poiché la manutenzione in macchine di questo tipo può essere addirittura quotidiana: le lame devono infatti essere sostituite o rifilate di continuo. Questa caratteristica risponde a una precisa richiesta di molti utilizzatori che inseriscono i granulatori alla fine della linea, dove spesso lo spazio è spesso un problema. N35-60 fa parte di una famiglia di tre granulatori concepiti espressamente per lavorare pezzi voluminosi, grossi oggetti cavi che possono derivare da processi diversi: per esempio, cassette alimentari (stampaggio a iniezione), bottiglie di grande capacità o taniche (soffiaggio), serbatoi, bidoni, articoli da giardino o giocattoli (stampaggio rotazionale). Questi oggetti hanno dimensioni importanti e spessori sottili. Sono quindi difficili da afferrare.
Una linea complementare alla gamma di granulatori è quella
dei trituratori monoalbero ideali per il recupero degli spurghi da avviamenti o
cambio materiale di tutti i processi di trasformazione. A titolo di esempio, si
consideri uno stabilimento dove vengano stampati 200 articoli, attrezzato con
30 presse: in un anno potrebbero essere necessari anche 600 cambi stampo,
ognuno dei quali richiede uno spurgo dell’iniezione, proporzionale alla
grandezza della pressa. Il peso medio dello spurgo (da 2 a 4 kg), moltiplicato
per il numero dei cambi stampo, produce diverse tonnellate di tecnopolimeri
recuperabili con un trituratore. I trituratori sono macchine che si
sovrappongono parzialmente ai granulatori e talvolta ne integrano l’azione. A
volte, per frantumare e recuperare scarti medio-grandi, può essere conveniente
un trituratore invece di un granulatore di grandi dimensioni. Gli scarti
frantumati possono poi essere macinati da granulatori più piccoli ed economici.
A parità di bocca di alimentazione o di capacità di presa, un trituratore usa
motori più piccoli rispetto a un granulatore, cosa che si traduce in un
risparmio energetico importante, qualora non vi sia la necessità di produzioni
medio-alte. La gamma di trituratori monoalbero di Piovan comprende 4 modelli,
con una bocca di presa che può variare da 600 x 600 mm a 1500 x 1500 mm.