Pierino Persico nominato Cavaliere del Lavoro
C’è anche il presidente del Gruppo Persico fra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati lo scorso 31 maggio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nato nel 1947, Pierino Persico inizia a lavorare a 14 anni come apprendista in una fonderia e nel 1976 fonda la società Persico: una “modelleria” del legno per la realizzazione di stampi in acciaio utilizzati nelle produzioni in serie. Oggi il Gruppo Persico è noto in tutto il mondo come costruttore di presse per stampaggio a compressione e transfer, macchine per elastomeri, impianti per lo stampaggio rotazionale. Oltre a esserne presidente, attualmente Pierino Persico è anche membro del Consiglio Direttivo di Assocomaplast, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine e stampi per materie plastiche e gomma. Fortemente orientato all’innovazione e all’impiego dei nuovi materiali, il Gruppo Persico è presente nel settore automobilistico, nella nautica e nella costruzione di satelliti, con la progettazione e la costruzione di componenti in plastica fibrorinforzata e in alluminio ad alta tecnologia ed elevate prestazioni. Tra le sue realizzazioni, va certamente ricordato lo scafo di Luna Rossa, l’imbarcazione tutta italiana che ha fatto sognare nelle regate per l’American’s Cup. Nel 2015 il gruppo ha fatturato circa 100 milioni di euro, esportando ben l’80% della propria produzione e impiegando circa 300 addetti. I Cavalieri del Lavoro sono imprenditori, donne e uomini, insigniti dell’Ordine al “Merito del Lavoro” dal presidente della Repubblica, in occasione della festa nazionale del 2 giugno. Il titolo è un riconoscimento per i risultati raggiunti nell’attività di impresa, nella creazione di sviluppo e di posti di lavoro, ma soprattutto per l’impegno a una responsabilità etica e sociale diretta al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. L’azione dei Cavalieri del Lavoro si deve ispirare alla solidarietà, al merito e ai valori del lavoro e si esplica, sia individualmente che come insieme, attraverso le attività promosse dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e l’adozione, nelle proprie aziende, di corrette relazioni industriali e di innovativi modelli di welfare. Sono stati Cavalieri del Lavoro grandi personaggi del mondo economico italiano, pionieri della prima industrializzazione, tecnici e scienziati, artefici del “miracolo economico”, dello sviluppo sociale del Paese e dell’affermazione del “made in Italy” e della cultura d’impresa. Fra loro: Guglielmo Marconi e Angelo Salmoiraghi, Gaetano Marzotto, Giovanni Battista Pirelli, Giovanni Agnelli e Giovanni Treccani. Il processo di selezione è particolarmente rigoroso, è regolato dalla legge 194 del 1986 e le sue fasi sono coordinate dal Ministro dello Sviluppo economico, che presiede il Consiglio dell’Ordine al “Merito del Lavoro”. Ogni anno possono essere nominati fino a 25 Cavalieri del Lavoro, nei settori agricoltura, industria, commercio, turismo e servizi, artigianato e attività creditizia e assicurativa.