Due strati al posto di tre, ma l’effetto barriera è lo stesso
Due aziende e due core business per un unico obiettivo: un packaging flessibile ed ecocompatibile a elevato effetto barriera, progettato per assicurare la durata degli alimenti sugli scaffali e per salvaguardare la salute del pianeta. Dalla ricerca di Metalvuoto e di Natureworks è nato Propylester Ingeo, la risposta alle richieste del mercato in termini di semplificazione del packaging e biosostenibilità. Da complessi laminati multistrato a un packaging più semplice e più leggero, senza compromettere barriere né durata sugli scaffali: Propylester Ingeo consente di creare confezioni a doppio strato con prestazioni pari a quelle a tre strati.
“Fino a oggi il settore dell’imballaggio flessibile è cresciuto intorno all’uso di laminati multistrato, perché nessun materiale, preso a sé, era in grado di fornire funzionalità multiple. Per esempio, per fornire l’effetto barriera sono ancora in molti oggi a utilizzare l’alluminio, unito a uno strato di PET e a uno strato in PE interno per la saldatura a caldo. Oggi, grazie alla nostra lacca Oxaqua applicata a un film Ingeo, è possibile sostituire due strati di materiali diversi con uno strato in grado di garantire allo stesso tempo un’ottima barriera e capacità termosaldabile”, ha dichiarato Gianni Costanzo, direttore esecutivo di Metalvuoto, spiegando le sostanziali novità introdotte da questo prodotto.
Propylester Ingeo ha proprietà barriera inferiori a 0,75cc/m2/24 ore per l’ossigeno e 2,5g/m2/24 ore per il vapore acqueo. Non solo: il film Ingeo laccato Oxaqua garantisce una buona resistenza della saldatura (> 80 g/cm), eliminando la necessità di uno strato sigillante aggiuntivo e consentendo così una ulteriore semplificazione del packaging. Propylteser Ingeo è stato presentato all’Innovation Takes Root, il forum internazionale di Naturework che si è tenuto a Orlando (Florida) il 30 marzo e il 1° aprile, dove Costanzo ha presentato la relazione ““Oxaqua biocoating, sustainable solution in the flexible packaging”.