L’economia circolare passa attraverso il riciclo meccanico della plastica
In un momento cruciale di transizione verso l’economia circolare, Assorimap (l’associazione italiana dei riciclatori e rigeneratori di materie plastiche) mette a disposizione di istituzioni e operatori l’esperienza e il know-how delle proprie imprese, che già da decenni hanno investito nel riciclo. Secondo un comunicato stampa diramato dall’associazione nei giorni scorsi, gli ambiziosi obiettivi europei contenuti nel nuovo pacchetto di direttive, unitamente agli indirizzi della “Plastics Strategy” della Commissione Europea, vanno nella giusta direzione e sono senz’altro perseguibili, ma solo a condizione che vengano adottate particolari misure dall’intero Sistema Italia.
Assorimap ritiene che sia necessario in primo luogo incentivare la riciclabilità di prodotti e imballaggi plastici, rendendo conveniente per le imprese adottare una progettazione che applichi specifiche linee guida sull’ecodesign per migliorare riutilizzabilità e riciclabilità degli stessi. Parallelamente a una corretta progettazione, è fondamentale incrementare la raccolta e la selezione dei rifiuti, dal punto di vista sia quantitativo sia, soprattutto, della qualità del rifiuto selezionato. Cresciuta la raccolta e migliorata la sua qualità, saliranno di pari passo le quantità effettivamente riciclate, con effetti positivi immediati sotto il profilo ambientale (riduzione delle emissioni di anidride carbonica e del consumo di materia prima) ed economico (incremento di valore aggiunto delle aziende del comparto del riciclo e nuovi posti di lavoro da esse creati), per non menzionare la minor necessità al ricorso di metodi alternativi di smaltimento.
Sempre secondo l’associazione, occorrerà anche promuovere lo sviluppo coerente del mercato per la materia prima seconda, con le opportune standardizzazioni per renderlo simile al mercato delle materie prime vergini e introducendo - ove necessarie - adeguate agevolazioni. A tal fine, si legge ancora nel comunicato, quanto prospettato dalla
Commissione Europea sui quantitativi minimi obbligatori di plastica riciclata in alcune categorie di prodotti pare una misura appropriata. Si tratta di interventi urgenti e non più rinviabili. L’associazione, pertanto, chiede al Governo e, in particolare, al Ministro dell’Ambiente Costa di istituire una “cabina di regia per l’economia circolare”, rimanendo a disposizione per gli opportuni coinvolgimenti.