In volo con Latamid

Un sogno da vivere e rivivere. Con queste parole Christian Ciech, istruttore e più volte campione del mondo di deltaplano, racconta i momenti unici offerti dal volo libero. Un’esperienza che però può essere vissuta appieno solo affidandosi a deltaplani e attrezzature assolutamente sicure, confortevoli e progettate in modo ineccepibile.

 

Avendo sempre chiara l’importanza imprescindibile della sicurezza per il deltaplanista, Icaro2000, azienda di Sangiano (Varese) costruttrice di deltaplani, caschi e accessori con cui collabora lo stesso Ciech, ha recentemente deciso di incrementare la robustezza del sistema di fissaggio dell’ala, rivedendo completamente il progetto dei ganci che vincolano le vele al telaio del deltaplano.

 

Per ottimizzare le prestazioni dei componenti in tecnopolimero, Icaro2000 si è affidata a Plastì, azienda di Barasso (Varese) attiva nel campo della trasformazione di materie plastiche e nell’ingegnerizzazione di articoli destinati anche al settore sportivo, che a sua volta ha scelto un compound di Lati.

 

Il compound con cui realizzare i nuovi fissaggi doveva innanzitutto fornire estrema robustezza meccanica, leggerezza e versatilità. Naturalmente doveva anche risultare tenace per non incorrere in cedimenti fragili dovuti alle sollecitazioni impulsive trasmesse dall’ala ai supporti che la trattengono e possedere un’ottima resistenza alle condizioni ambientali, all’umidità e alle radiazioni solari.

 

Lati ha fornito Latamid 6 CUVHPX10 G/35, compound strutturale per stampaggio a iniezione ottenuto a base di PA 6 ad alta viscosità, tenacizzato e stabilizzato al calore e agli agenti atmosferici. Punto di forza di questo materiale è la resistenza meccanica offerta dal rinforzo in fibra di vetro e la grande resilienza della fase elastomerica dispersa nella matrice.

 

I nuovi fissaggi offrono prestazioni decisamente più elevate rispetto a quelli precedenti, anch’essi realizzati in polimeri rinforzati, assicurando un accoppiamento solidale di ala e telaio anche laddove in precedenza si correva il rischio di sgancio della vela. I test di collaudo hanno previsto anche particolari manovre in volo e simulazioni sul veicolo al limite di carico strutturale del telaio.