Nuova norma per il contenuto di riciclato, ma non per la plastica

Esclude le materie plastiche la recente prassi di riferimento identificata da UNI con la norma UNI/PdR 88:2020 “Requisiti di verifica del contenuto di riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto presente nei prodotti”. Differentemente da quanto ipotizzato da alcuni organi di stampa e comunicazione, le modalità di verifica effettuate da parte degli enti di certificazione, riferite al contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto dichiarato da un’organizzazione per un proprio prodotto, non considerano le materie plastiche.

 

Il sommario della norma recita infatti: “La presente prassi non si applica, in ogni caso, ai materiali e ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata o da altri circuiti post-consumo e ai materiali e ai manufatti ottenuti da rifiuti pre-consumo industriali e ai materiali e ai manufatti ottenuti da sottoprodotti di plastica”.

 

Rimane tuttavia interessante l’iniziativa dell’Ente di Unificazione, in quanto sostiene l’esigenza del mercato di delineare una prassi condivisa per la verifica del contenuto di riciclato nei prodotti che, si spera, sarà presto estesa anche alle materie plastiche.