Le fibre Dyneema diventano bio
Una collaborazione a tre sottoscritta da DSM, Sabic e UPM Biofuels mira a ridurre l’impronta ambientale della fibra Dyneema di DSM, per la cui produzione verranno adesso utilizzate materie prime a base biologica sfruttando le soluzioni Trucircle di Sabic per prodotti rinnovabili certificati.
A dicembre 2019, DSM aveva annunciato ambiziosi obiettivi per le sue fibre ad alte prestazioni Dyneema. Questa nuova partnership rappresenta un passo importante verso l’utilizzo di almeno il 60% di materie prime biologiche entro il 2030 per produrre i suoi materiali. Le fibre Dyneema a base biologica saranno disponibili dal mese di aprile 2020, garantiranno le elevate prestazioni di sempre, saranno certificate Iscc Plus e non richiederanno la riqualificazione dei prodotti finali.
UPM Biofuels produce materie prime a base biologica a marchio BioVerno, ottenute dai residui del processo di spappolamento. Queste viene in seguito utilizzate da Sabic per produrre etilene rinnovabile della gamma di soluzioni Trucircle, che comprende prodotti rinnovabili certificati, in particolare resine e sostanze chimiche provenienti da materie prime a base biologica che non sono in concorrenza con la catena alimentare e contribuiscono a ridurre le emissioni di carbonio. Grazie a un approccio di bilanciamento della massa, DSM è in grado di realizzare fibre Dyneema a base biologica che offrono resistenza e prestazioni costanti con un impatto ambientale ridotto.