L’impatto del PPWR sulla filiera ortofrutticola

(Foto ProFood)

Un approccio pragmatico e basato sui dati è stato chiesto dalla filiera ortofrutticola europea per l’implementazione del Regolamento Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (PPWR) nel corso di una tavola rotonda intitolata “PPWR Implementation = less sustainability and less internal market? The voice of fresh produce supply chain”, organizzata da ProFood e Freshfel Europe alla recente fiera Fruit Logistica 2025 di Berlino.

Il divieto di confezionamento in plastica per frutta e verdura sotto 1,5 kg è stato al centro del dibattito. Tutti gli esperti europei e internazionali intervenuti hanno concordato sul fatto che il regolamento non tiene conto delle specificità del settore ortofrutticolo, rischiando di compromettere la qualità del prodotto, aumentare gli sprechi alimentari e creare distorsioni nel mercato unico europeo. La possibilità che ogni stato membro possa stabilire una propria lista di esenzioni danneggia il mercato unico con effetti negativi sulla filiera e sulla competitività del mercato stesso.

È stato ribadito che il packaging svolge una funzione fondamentale per la qualità, la sicurezza e la conservazione dei prodotti. Inoltre, come dimostrato dallo studio LCA commissionato da ProFood al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e presentato a questo evento, gli imballaggi in plastica, lungo tutta la filiera, hanno un impatto ambientale inferiore a quelli in cartoncino e prolungano la vita dei prodotti confezionati contribuendo a ridurre lo spreco alimentare che rappresenta un grave danno ambientale ed economico. Per molti prodotti, in particolare per quelli ortofrutticoli, il packaging in plastica non è una scelta ma una necessità, dimostrando ancora una volta che l’accoppiata imballaggio in plastica-alimento è l’unica soluzione possibile, se abbiamo a cuore l’ambiente, la sicurezza alimentare, la riduzione degli sprechi, e soprattutto il benessere dei consumatori. Ne ha dato prova il relatore canadese che ha riportato l’esperienza del suo paese nel quale il governo aveva previsto restrizioni simili al PPWR, ma che alla luce dei dati ha cambiato posizione.

La tavola rotonda si è conclusa con l’appello a implementare le direttive del PPWR basandosi sui dati scientifici disponibili, con un approccio più equilibrato che tenga conto della specificità del settore.