Filamenti e compound per la produzione additiva

Dal 14 al 17 novembre Sabic presenta alla fiera Formnext di Francoforte, dedicata alla produzione additiva, dal design all'industrializzazione, lancia il nuovo filamento Lexan EXL AMHI240F, prodotto esclusivo per la modellazione con deposizione del fuso (FDM), che fornisce elevate resistenza all’urto e duttilità a basse temperature, e una famiglia di otto compound rinforzati per la produzione additiva di grande formato.

“L’espansione della produzione additiva dipenderà dalla disponibilità di materiali ad alte prestazioni, che potranno contribuire a ottimizzare i processi e promuovere l’innovazione applicativa. Sabic sta creando una gamma di nuovi materiali per diverse tipologie di processi di produzione additiva e assistendo i clienti attraverso la sua vasta esperienza e le proprie risorse per prove, progettazione e sviluppi applicativi. L’ampiezza delle tecnologie che presentiamo a Formnext è la prova del nostro impegno strategico ad assistere il settore a sfruttare fino in fondo il grande potenziale della produzione additiva”, ha dichiarato Stephanie Gathman, direttore della divisione Applicazioni Emergenti di Sabic.

Il filamento Lexan EXL AMHI240F è basato su un copolimero di policarbonatoLexan EXL che fornisce alta resistenza e robustezza per poter essere usato in applicazioni gravose nei settori aerospaziale, dei beni di consumo e dell’auto. Disponibile per essere utilizzato su stampanti Stratasys Fortus Classic, il materiale viene trasformato con le impostazioni di stampa standard di Stratasys per il policarbonato. È indicato anche per altre stampanti, a condizione che abbiano sufficienti capacità di temperatura e un’architettura di formato aperto. La società mette anche a disposizione dei trasformatori europei una gamma di sei filamenti per modellazione con deposizione di fuso. Basati sul PEI Ultem, sull’ABS Cycolac e sul PC Lexan, offrono la stessa composizione dei corrispondenti gradi per stampaggio a iniezione. Disponibili per l’utilizzo su stampanti Statasys Fortus Classic, questi prodotti soddisfano una vasta serie di requisiti dei clienti e offrono una scelta più ampia nel settore dei filamenti.

La famiglia di otto compound ad alte prestazioni Thermocomp AM, anch’essa una novità per l’Europa, risponde ai requisiti specifici della produzione additiva di grande formato. Caricati con fibra di carbonio o di vetro per una maggiore resistenza, i nuovi compound sono basati su quattro resine amorfe: ABS, PPE, PC e PEI. Presentano buon comportamento allo strisciamento (creep), ridotta deformazione sotto pressione costante e ridotto ritiro rispetto alle resine cristalline. Questi materiali sono eccellenti candidati per applicazioni nei settori degli stampi e delle attrezzature, aerospaziale, automobilistico e della difesa.

In fiera Sabic presenta anche una serie di altri nuovi prodotti con prestazioni migliorate:

- polveri a base di policarbonato per la sinterizzazione laser selettiva (SLS): caratterizzate da buone proprietà meccaniche e densità superiore al 96%, vengono proposte come alternativa alla PA 12 e sono lavorabili con le stampanti disponibili in commercio;

- filamenti in PC e PEI Uultem di grado medicale: permettono di ottenere pezzi stampati con eccellenti prestazioni meccaniche, sterilizzabili e biocompatibili;

- filamenti in TPI Extem per modellazione a deposizione di fuso: destinati alla produzione additiva ad alte temperature, rappresentano un’alternativa per le applicazioni che richiedono resistenza ad alte temperature superiore a quelle dei filamenti in PEI Ultem.

Per evidenziare l’applicabilità pratica dei suoi nuovi materiali per la produzione additiva di grande formato, la società espone una sezione di scafo della Livrea Yacht, prodotta con stampante Baam. Lo strato esterno dello scafo utilizza un compound a base di PPE rinforzato con fibra di carbonio, mentre la struttura interna di supporto è stampata con un compound in PEI Ultem rinforzato con fibra di carbonio. L’utilizzo della produzione additiva di grande formato per questa applicazione riduce la necessità di costosi stampi e della prototipazione, permettendo di realizzare uno scafo più leggero e resistente in metà tempo rispetto alle tecniche costruttive tradizionali.