EuPC risponde alle dichiarazioni di forza maggiore

Il 22 maggio, nel corso dell’assemblea generale di EuPC a Varsavia, è stata lanciata un’alleanza strategica per le forniture europee di polimeri.  Tale alleanza è stata creata in risposta alla recente serie di dichiarazioni di forza maggiore da parte di alcuni fra i maggiori produttori di polimeri del Vecchio Continente che ha portato a una carenza di materie prime nel mercato europeo. Frutto del malumore dei trasformatori, mira a evitare che tale situazione si ripeta in futuro. Dall’inizio di marzo, l’industria europea delle materie plastiche ha dichiarato forza maggiore in ben 34 occasioni distinte, esacerbando una situazione già tesa nei mercati del polietilene e del polipropilene. Questo ha spinto i prezzi delle materie plastiche a livelli mai registrati nell’ultimo decennio, in un periodo in cui il prezzo del petrolio si mantiene a livelli ancora relativamente bassi.

“L’indisponibilità di alcuni tipi di polimero e il loro prezzo record hanno costretto alcuni trasformatori a fermare le proprie linee di produzione. Se non si agisce, la situazione continuerà a peggiorare. I membri di EuPC hanno dato vita all’“alleanza strategica per i polimeri in Europa” sotto la guida esperta di Ron Marsh, ex amministratore delegato di uno dei principali gruppi nel settore dell’imballaggio plastico nonché ospite del comitato direttivo di EuPC”, ha dichiarato il direttore generale di EuPC, Alexandre Dangis.

La trasformazione delle materie plastiche è uno dei principali settori di occupazione e di crescita in Europa, con oltre 1,7 milioni di lavoratori e un fatturato annuo che supera i 280 miliardi di euro. Ciononostante, per continuare su questa strada, ha bisogno di maggior dialogo e di una visione a lungo termine nella filiera della fornitura di polimeri, oltreché di un’immediata sospensione dei dazi all’importazione di materie prime,  al momento insufficienti in Europa.

“Speriamo che i produttori europei di polimeri reinvestano i propri margini di profitto nei siti di produzione obsoleti, così da poter mantenere una solida base produttiva e fornire i trasformatori europei in modo adeguato. L’Europa è la locomotiva dell’innovazione negli imballaggi plastici e nella gestione dei rifiuti. Investimenti in quella direzione salvaguarderebbero i mercati globali”, ha aggiunto Dangis.