Stratasys acquisisce Origin e amplia l’offerta di soluzioni per la stampa 3D di polimeri

La startup Origin, attiva nel settore della stampa 3D e con sede a San Francisco, è stata acquisita da Stratasys per un valore di 100 milioni di dollari. L’operazione, che dovrebbe concludersi a gennaio 2021, consente a Stratasys di estendere la propria presenza e offerta nel segmento in forte espansione della produzione di massa di parti e componenti puntando sull’innovazione attraverso una piattaforma per la stampa 3D di materie plastiche di nuova generazione.

Stratasys prevede che la tecnologia P3 (Programmable PhotoPolymerization) proprietaria di Origin diventerà un importante motore di crescita, capace di portare a un incremento del fatturato annuo di 200 milioni di dollari tra cinque anni. Questa acquisizione consentirà a Stratasys di rafforzare la sua posizione nelle applicazioni della stampa 3D di materiali polimerici in settore come quello dentale, medicale, degli utensili, industriale, della difesa e dei beni di consumo. Secondo un’analisi condotta da Stratasys, attualmente le applicazioni in ambito di produzione manifatturiera con il maggior potenziale di crescita sono proprio quelle relative alla stampa 3D, il cui valore dovrebbe raggiungere circa 25 miliardi di dollari entro il 2025.

La tecnologia P³ di Origin, uno sviluppo ulteriore della tecnologia DLP (Digital Light Processing), polimerizza con la luce la resina liquida fotosensibile. La prima stampante 3D dell’azienda, Origin One (nella foto), tra i vari parametri controlla con precisione la luce, il calore e la forza tramite il software di feedback a circuito chiuso sviluppato dalla stessa Origin. Questa tecnologia consente di realizzare parti con livelli altissimi di precisione, accuratezza, dimensioni e dettagli, utilizzando un’ampia gamma di resine commerciali resistenti.