A proposito di sacchetti
La Legge Finanziaria per il 2007 prevedeva, a decorrere dal 1° gennaio 2011, il divieto di "commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l'asporto di merci che non rispondano, entro tale data, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario". Con l'approssimarsi di tale scadenza, su quotidiani e periodici generalisti appaiono sempre più spesso vari articoli a riguardo, per lo più accomunati da un approccio superficiale e appunto "generalista".
Il rischio, cavalcando la tigre di un argomento che si immagina di facile presa sull'opinione pubblica, ossia il passaggio a sacchetti più ecologici, è che sulla questione alla fine passi un messaggio venato da scarsa informazione e più a favore di una delle parti (sacchetti in plastica - sacchetti di qualsiasi altro tipo) piuttosto che equilibrato sulla base di una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti normativi e dei molti interessi economici coinvolti.
In proposito ricordiamo che, per chiarire la reale situazione normativa e attuativa delineatasi, la Federazione Gomma Plastica aveva pubblicato a metà luglio un documento in cui si faceva presente che a tutt'oggi non ha preso corpo la citata decretazione ministeriale e questa assenza rende non efficace, per incompletezza del contenuto precettivo, il divieto di produzione di sacchi non biodegradabili.