L'anidride carbonica come materia prima
Dal 7 al 9 ottobre 2013, presso la Haus der Technik di Essen (Germania), nova-Institute organizza la seconda conferenza sull'utilizzo del biossido di carbonio utilizzato come materia prima per chimica e polimeri. La conferenza è patrocinata da Svenja Schulze, Ministro per l'innovazione, la scienza e la ricerca dello stato tedesco del Nord Reno - Westfalia.
La vita sul nostro pianeta ha continuato a migliorare per più di 3 miliardi di anni grazie all'impiego di CO2 come unica materia prima, insieme ad acqua ed energia solare. Nel corso degli ultimi anni, è emersa sempre più la concezione di una "economia basata sulla CO2", dando origine allo sviluppo di diverse tecnologie per la "cattura" di questa molecola, che permettono di utilizzarla al posto di diverse sostanze chimiche, materie plastiche o combustibili, di cui la società moderna necessita.
L'impiego di CO2 ha come obiettivo quello di riciclare tale risorsa infinita e fonte di carbonio in un'economia circolare. Al posto di CCS (carbon capture and storage), queste nuove tecnologie sono dette CCU (carbon capture and utilization). Quest'anno in Europa vengono realizzati i primi investimenti in depositi di energia (power-to-gas) e polimeri (poliuretano derivato da CO2).
L'anidride carbonica come materia prima per la chimica può essere utilizzata in molti modi coinvolgendo diverse tecnologie classificabili in più gruppi: stoccaggio di energia rinnovabile, prodotti chimici e polimeri, mineralizzazione di CO2, fonte di carbonio per le biotecnologie che coinvolgono alghe e batteri e fotosintesi artificiale attraverso processi chimici.
Durante il primo giorno della conferenza, la visione e la struttura di un'economia moderna basata sulla CO2 verranno mostrate dai rappresentanti delle autorità politiche europee, quali l'International Energy Agency (Parigi), e l'industria chimica europea, rappresentata da Cefic (Bruxelles). Inoltre, la Virgin Earth Challenge (Londra) presenterà le proprie idee sul ruolo della CO2 nella lotta contro il cambiamento climatico.
Il secondo giorno sarà incentrato sul modo in cui viene ricavata la materia prima e il suo impiego nell'innovativa chimica organica e inorganica e, in secondo luogo, nella produzione di "combustibili solari". Dopo alcuni resoconti sull'andamento del settore, diversi relatori internazionali, operanti nel settore e provenienti dal mondo accademico, presenteranno i loro progetti più recenti.
Noti esperti a livello internazionale, come Sang-Eon Park della Seoul National University (Corea del Sud), Gabriele Centi dell'Università di Messina (Italia) e Matthias Beller dell'Istituto Leibniz per la catalisi di Rostock (Germania), esporranno le proprie relazioni insieme ai rappresentanti di aziende quali Evonik (Germania), Climeworks (Svizzera), Tecnalia (Spagna) e Carbon Recycling International (Islanda).
Durante il terzo giorno, la conferenza metterà in evidenza i polimeri e gli intermedi ottenuti attraverso percorsi chimici e biotecnologici. I partecipanti potranno ascoltare le presentazioni di aziende come Bayer, Basf, Lanzatech, Cardia Bioplastics e Oakbio insieme a quelle di scienziati delle Università di Wageningen (Paesi Bassi), Sydney (Australia) e Amsterdam (Paesi Bassi) e istituti di ricerca quali Csiro in Australia, l'Istituto Wuppertal (Germania) e il Bio Base Europe Pilot Plant (Belgio).
Una mostra tecnica di prodotti, tecnologie e idee di sviluppo si svolgerà in concomitanza con la conferenza, così come una sessione sugli impieghi di CO2.