Basf Italia presenta i risultati economici del 2020

Nel 2020, caratterizzato fin dall’inizio da forti tensioni commerciali internazionali e segnato dal forte impatto della pandemia, il Gruppo Basf conferma la strategicità del mercato italiano, terzo in Europa per dimensione e fatturato. Le vendite generate in Italia si attestano complessivamente a 1,615 miliardi di euro, in calo del 8,7% rispetto all’anno precedente, ma grazie al deciso rimbalzo registrato nell’ultimo trimestre dell’anno (+8,6% rispetto allo stesso periodo del 2019) e in particolare nel mese di dicembre (+24%), il gruppo ha chiuso l’anno con uno slancio positivo che consente di guardare con cauto ottimismo al 2021, anno in cui Basf celebra il suo 75° anniversario di presenza in Italia.

“La pandemia ha sovvertito la quotidianità di tutti noi e impattato negativamente sull’economia per tutto il 2020. In questo scenario Basf Italia è riuscita a garantire la sicurezza dei collaboratori e a mantenere attive le produzioni e il supporto ai clienti, potendo continuare così ad alimentare anche le filiere fondamentali nella gestione della crisi. A partire dalla seconda parte dell’anno siamo riusciti a intercettare il rimbalzo dell’economia italiana chiudendo con risultati incoraggianti. La pandemia sta avendo ancora impatti negativi sui consumi, ma il 2021 è iniziato bene e, presso i nostri clienti, stiamo osservando un crescente interesse per i nostri prodotti realizzati con materie prime rinnovabili o ottenute con il riciclo chimico delle materie plastiche. Inoltre, a conferma della volontà del gruppo di continuare a investire nel nostro paese, a febbraio abbiamo inaugurato un nuovo reparto produttivo nel sito di Pontecchio Marconi. Questi esempi concreti dimostrano il nostro continuo supporto sostenibile alle filiere italiane, che pensiamo sia il giusto contributo per favorire la ripresa nel 2021”, ha dichiarato Lorenzo Bottinelli (nella foto), amministratore delegato e vicepresidente di Basf Italia.

Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Basf in Italia per segmento di attività, nel 2020 la divisione Chemicals segna un calo del 19,5%. La prestazione risente del costo delle materie prime, petrolio in primis, il cui prezzo è rimasto basso per tutto l’anno. A partire dalla seconda metà del 2020 è iniziato un progressivo recupero sostenuto dalla domanda crescente e dall’aumento dei prezzi, che però non ha potuto compensare interamente il risultato. Nel 2020 segno meno anche per la divisione Materials che registra un calo dell’11.2%. A impattare sulla prestazione di questo segmento sono stati gli effetti della crisi economica collegata alla pandemia e al progressivo calo dei consumi in molti settori primari, soprattutto nella parte centrale dell’anno.

 

Basf è presente in Italia con 12 siti, di cui 6 produttivi, che impiegano circa 1300 collaboratori. Nel corso degli ultimi cinque anni, il gruppo ha realizzato investimenti nel nostro Paese per circa 150 milioni di euro. Nel 2020, in particolare, è stato completato l’ampliamento del sito di Pontecchio Marconi, con la realizzazione di un nuovo reparto, per un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro. I lavori sono stati ultimati nei tempi previsti nonostante le difficoltà poste dalla pandemia e la produzione è stata avviata a inizio 2021.