Oltre 500 i firmatari della Dichiarazione di Anversa

(Foto Linkedin Marco Mensink)

In circa due settimane i firmatari della “Dichiarazione di Anversa” per un accordo industriale europeo sono passati dai 73 iniziali a oltre 500. Firmatari che abbracciano 20 settori, tra cui quello chimico, e rappresentano aziende, associazioni, sindacati, istituti di ricerca e università.

La Dichiarazione di Anversa sostiene un accordo industriale europeo che venga posto al centro della nuova agenda strategica europea, con un vicepresidente della Commissione designato a supervisionarne l'attuazione. Tra gli argomenti su cui si concentra il documento rientrano anche le incoerenze normative, i meccanismi di finanziamento pubblico, l'accesso a materie prime ed energia, l'innovazione e lo sviluppo di infrastrutture, insieme a un approccio europeo rafforzato. 

"Il superamento di 500 firmatari dimostra l’unità di intenti di appello ad affrontare con urgenza le sfide urgenti che le industrie e i lavoratori europei devono affrontare. Con la dichiarazione proponiamo ai responsabili politici europei soluzioni concrete per ripristinare la competitività europea, portando avanti gli obiettivi del Green Deal dell'UE", ha dichiarato Marco Mensink, direttore generale di Cefic, la federazione dell'industria chimica europea.