Chiusa Mecspe all'insegna di digitalizzazione, sostenibilità e formazione

Si è chiusa il 25 novembre la 19a edizione di Mecspe, la fiera dedicata alla manifattura e all’Industria 4.0, che si è svolta per la prima volta a Bologna Fiere: 48562 professionisti hanno visitato i 13 saloni tematici e gli stand delle 2024 aziende presenti, distribuiti sui 92 mila metri quadri di superficie espositiva.

Mecspe 2021 si è dipanata attraverso tre argomenti principali: digitalizzazione, sostenibilità e formazione, rappresentati attraverso varie iniziate spalmate nell’arco dei tre giorni di manifestazione. Tra queste il cuore mostra, Gamification, la fabbrica senza limiti, un percorso di attività dimostrative, interattive ed esperienziali che ha indotto visitatori ed espositori a sperimentare la nuova concezione di fabbrica, aperta e senza limiti appunto. Per la prima volta, sei Competence Center da tutta Italia si sono riuniti nella Piazza Competence Center, riferimento per tutte quelle realtà che, come riferito anche dall’ultimo Osservatorio di Mecspe sul secondo quadrimestre 2021, non sono ancora a conoscenza delle opportunità tecnologiche, di finanziamento e di formazione messe loro a disposizione dal piano Industria 4.0. Ancora secondo l’Osservatorio Mecspe sul secondo quadrimestre 2021, le imprese manifatturiere guardano sempre di più all’estero, e in particolare all’Europa: l’internazionalizzazione diviene pertanto tema di approfondimento per il futuro, nell’ottica di una sempre maggiore attenzione, da parte della manifestazione, all’evoluzione della filiera.

Chiusa quella del 2021, già si guarda all’edizione del 2022, in programma dal 9 all’11 giugno a Bologna Fiere e che punterà sui temi dell’innovazione tecnologica e sulla cultura d’impresa come chiave della crescita della manifattura in ottica Industria 4.0, con nuove proposte e iniziative speciali sulle nuove tecnologie che saranno protagoniste dei saloni tematici.