Tutto sui tubi in PVC da qui ai prossimi 100 anni

Le normative che regolano il settore europeo dei tubi in PVC, le sfide di mercato per l'industria e i progressi nelle prestazioni tecniche sono stati trattati alla terza conferenza di PVC4Pipes svoltasi a Praga il 17 ottobre con il titolo “Sviluppo del mercato attraverso l'innovazione”. L’evento ha riunito circa 120 partecipanti da 26 Paesi, in rappresentanza dell’intera filiera e i temi proposti sono stati affrontati da esperti internazionali evidenziando le tendenze in materia di sostenibilità nelle reti di tubi in PVC, i progetti innovativi con cui affrontare le sfide dei materiali e gli sviluppi della normativa europea.

“I tubi in PVC hanno dimostrato sicurezza d'uso, durata verificata, economicità ed eco-efficienza per oltre otto decenni. Ciò li ha resi una scelta sostenibile per la fornitura di servizi essenziali nei settori acqua, gas e fognature per tutto questo periodo”, ha dichiarato Vincent Stone, project leader di PVC4Pipes.

Mercato e ricerca
Nella sua panoramica sulle sfide che il settore dei tubi in PVC deve affrontare, Elizaveta Harkusha di Chem-Courier ha esaminato come le dinamiche di mercato, in particolare i prezzi delle materie prime e dell'offerta da una parte e il settore chiave di consumo, quello edile, dall'altra stiano plasmando l'attuale panorama dell’industria nell’Europa Centrale.

Esaminando gli sviluppi normativi globali degli stabilizzanti utilizzati nei tubi in PVC, Stefan Fokken di Baerlocher ha illustrato che la continua evoluzione della tecnologia di stabilizzazione è indispensabile per rispondere alle normative e alle nuove tecnologie, affermando che “sono disponibili e in uso soluzioni a base di calcio per tubi in PVC-O e soluzioni senza stagno per applicazioni in PVC-C. La gestione dei legacy additive è fondamentale per sostenere i progressi verso la circolarità”.

Riguardo a una possibile soluzione per separare legacy additive da rifiuti di PVC, Eric Romers di Ineos Inovyn ha condiviso i progressi compiuti in due impianti pilota specificamente progettati per migliorare una tecnologia di dissoluzione selettiva, spiegando a proposito che “questa tecnologia è fondamentale per il riciclo di rifiuti complessi in PVC, compresi rifiuti di tubi in PVC contenenti legacy additive; gli impianti pilota stanno attualmente convalidando i risultati dei test di laboratorio, confermando l’avvenuta estrazione di stabilizzanti e altri additivi, garantendo al contempo la conformità al Regolamento Reach”.

Joaquín Lahoz Castillo di Ceis ha condiviso una ricerca volta a chiarire le relazioni tra temperature di lavorazione e durata progettata di tubi in pressione in PVC-U, dichiarando che lo “scopo di questo progetto era stabilire una correlazione tra la temperatura di estrusione e il livello di previsione inferiore dello stress che un tubo in PVC-U può sopportare dopo 100 anni (LPL100y)”. E aggiungendo che “l'aumento di LPL100y consente di estendere la classificazione MRS250 fino più di 100 anni, con il vantaggio per committenti e progettisti di poter progettare le proprie reti idriche per più di 100 anni utilizzando i valori di stress e il coefficiente di progettazione tipicamente utilizzati per una durata progettata di 50 anni”.

Sostenibilità e innovazione
Sul futuro delle reti di tubi in PVC, Amitosh Dash del KWR Water Research Institute ha illustrato lo sviluppo di un database per la registrazione dei guasti e di un programma coordinato di valutazione delle perdite dei tubi in PVC per aiutare i gestori delle risorse idriche nelle loro decisioni.

A proposito di innovazioni sostenibili dei tubi in PVC, Roland Valk di Kiwa Technology ha condiviso le ultime ricerche svolte per dimostrare che i tubi in PVC sono pronti per l'economia dell'idrogeno e ha confermato l'assenza di impatto per invecchiamento da idrogeno sulla tenuta dei giunti in PVC così come l'effetto positivo dell'orientamento sulla permeazione dell'idrogeno per tubi in PVC-O.

Rajesh Ranjan di Weld On Adhesives ha evidenziato gli sviluppi sostenibili nella riduzione di emissioni di composti organici volatili (COV) del cemento solvente, affermando che “questo offre ai produttori di cemento solvente l'opportunità di sviluppare prodotti nel rispetto dell’ambiente che soddisfino i più severi standard di qualità dell'aria interna ed esterna richiesti dal mercato”.

Infine, Marco Secchiari di Sica ha illustrato i processi innovativi che consentono di collegare tubi in PVC-O senza questi che perdano le loro elevate prestazioni meccaniche e che garantiscono ulteriori vantaggi alle aziende idriche che li scelgono per le loro reti di distribuzione.