Nuovi CAC per le filiere della plastica e dei poliaccoppiati

Il consiglio di amministrazione di Conai ha deliberato l’evoluzione della diversificazione per gli imballaggi in plastica, oltre all’introduzione del contributo diversificato per alcuni imballaggi in carta.

 

CAC per la plastica

Per gli imballaggi in plastica la diversificazione contributiva già in atto a partire dall’1 gennaio 2018 viene ulteriormente rafforzata, rendendo più netta la distinzione tra le soluzioni di imballaggio selezionate e riciclate e quelle che ancora non lo sono. È stato scelto di partire da alcune tipologie oggi in fascia B selezionabili e riciclabili da circuito domestico. A tale scopo è stato deliberato di:

- segmentare la fascia B, creando una nuova fascia più agevolata, dedicata agli imballaggi del circuito domestico con filiera di riciclo consolidata, come bottiglie e flaconi in PET trasparente o trasparente colorato e flaconi e taniche in HDPE e polipropilene di colore diverso dal nero;

- ricollocare in fascia C (non agevolata) le soluzioni di imballaggi non selezionabili/riciclabili precedentemente in fascia B (per esempio preforme e bottiglie in PET opache, bottiglie e flaconi con etichetta coprente, preforme e bottiglie in PET multistrato con polimeri diversi dal PET ecc).

Il tutto in linea con quanto definito dalla European PET Bottle Platform in tema di design for recycling.

Dall’1 gennaio 2019, il nuovo schema contributivo per gli imballaggi in plastica, che conferma anche le agevolazioni già previste per il circuito commercio e industria, sarà il seguente:

- fascia A (imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito commercio e industria): 150 €/t;

- fascia B1 (imballaggi da circuito domestico con una filiera di selezione e riciclo efficace e consolidata): 208 €/t;

- fascia B2 (altri imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito domestico): 263 €/t;

- fascia C (imballaggi non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali): 369 €/t.

L’evoluzione della diversificazione contributiva è stata frutto di un costante confronto con rappresentanze dei produttori e degli utilizzatori di imballaggi, con le quali è stata condivisa l’opportunità di continuare il percorso di perfezionamento del modello attuale, che si concluderà nel 2020.

“Negli ultimi anni, si è assistito ad una proliferazione di tipologie di imballaggi in plastica per garantire prestazioni migliori e allungare la vita utile del prodotto, che presentano però crescenti complessità nella gestione dei relativi rifiuti. L’obiettivo della diversificazione quindi è quello di incentivare, in un’ottica di prevenzione, l’utilizzo di packaging più facilmente selezionabili e riciclabili. Per quanto riguarda la carta, in un’ottica di continuo miglioramento, è stato sviluppato un progetto di diversificazione su una specifica tipologia di imballaggi per ottenere una loro maggiore valorizzazione in termini di riciclo”, ha commentato Giorgio Quagliuolo, presidente di Conai.

 

CAC per i poliaccoppiati cartacei

La diversificazione riguarderà anche gli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza cartacea idonei al contenimento di liquidi, quali, per esempio, i contenitori utilizzati per la conservazione di succhi di frutta, latte e conserve. In particolare, a fronte di un contributo ambientale per gli imballaggi in carta pari a 20 €/t, dall’1 gennaio 2019 verrà applicato anche un contributo aggiuntivo su quelli poliaccoppiati idonei al contenimento di liquidi pari a 20 €/t, per un totale di 40 €/t. Il contributo diversificato per tali imballaggi è volto a migliorare l’efficacia del processo di valorizzazione attraverso il consolidamento e lo sviluppo delle attività di raccolta e di selezione per un riciclo dedicato. Il progetto è quindi orientato allo sviluppo della raccolta e degli investimenti per le operazioni di selezione e riciclo.