Nel 2025 bottiglie per acqua in plastica al 100% riciclata: PlasticFinder caso di studio del Politecnico di Milano

La piattaforma PlasticFinder diventa un caso di studio della Polimi Graduate School of Management, la business school del Politecnico di Milano. A redigerlo sono stati cinque executive MBA, rispettivamente Alberto Burzio, Carlo Piredda, Filippo Poletti, Andrea Riva e Davide Squizzato, nel progetto di lavoro dal titolo “PlasticFinder, un caso di successo di rivoluzione disruptive nel mondo della plastica”. Il lavoro dei manager della business school si è articolato in diverse parti dedicate, rispettivamente, alla vision, alla mission e al purpose di PlasticFinder, allo sviluppo dell’economia circolare, all’analisi del mercato della plastica in Europa, all’analisi esterna e interna di PlasticFinder sulla base del modello di Michael Porter e della catena del valore, alla cosiddetta Swot analisi (con l’individuazione dei punti di forza e delle opportunità) e, infine, a quella strategica.

“Si potrebbe affermare che il modello di produzione lineare “prendere-produrre-buttare” della prima rivoluzione industriale si sia avvalso del commercio senza scrupoli come arma per fare una guerra involontaria al pianeta. Fortunatamente oggi vediamo molti leader del mondo delle imprese e delle società sposare le aspirazioni dell’economia circolare “dalla culla alla culla” e applicarne i principi per spingersi oltre il semplice fatto di ridurre, minimizzare ed evitare gli sprechi, fino ad avvicinarsi allo stato dei sistemi naturali, nei quali non esiste alcuno spreco. L’economia “circolare” promossa da PlasticFinder offre una valida alternativa, proponendo il passaggio dai modelli tradizionali “lineari” di fare business a quelli improntati alla circolarità. In ambito B2B PlasticFinder svolge oggi un ruolo esemplare, operando come piattaforma di trading e offrendo servizi commerciali per lo scambio di polimeri e additivi, con particolare riferimento ai prodotti riciclati. Il mercato della plastica circolare è destinato ad avere un ulteriore sviluppo. Tra i fattori legati al contesto attuale c’è la guerra in Ucraina iniziata nel 2022, che ha determinato l’incremento dei costi energetici con un forte impatto sullo scambio delle materie plastiche di prima scelta”, scrivono i cinque executive MBA nel lavoro presentato alla scuola di alta formazione.

Un ulteriore fattore è rappresentato dalla transizione ecologica promossa dal progetto Next Generation EU nell’ambito del piano pluriennale 2021-2027 di ricostruzione dell’Europa, lanciato durante la pandemia da Covid-19. Come indicato nella seconda Missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il cosiddetto PNRR), per sostenere la rivoluzione verde e la transizione ecologica sono previsti investimenti per un totale di 59,47 miliardi di euro. Tra i progetti finanziati ci sono quelli legati all’economia circolare per il trattamento e il riciclo dei rifiuti provenienti da filiere strategiche come le apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE, inclusi pannelli fotovoltaici e pale eoliche), l’industria della carta e del cartone, il tessile e, appunto, le materie plastiche scambiate su PlasticFinder, affermatosi tra il 2016 e il 2022 come una piattaforma per la vendita e l’acquisto di materie plastiche riciclate (le cosiddette “materie prime seconde” o “MPS”) in modo semplice e sicuro.

Una tappa importante per lo sviluppo del mercato circolare delle materie plastiche sarà rappresentata dalla vendita nel 2025 delle bottiglie per acqua minerale prodotte in Italia con plastica riciclata al 100%, come dichiarato nel corso del 2022 da grandi aziende del settore delle bevande. “Grazie al QR code e alla tecnologia basata sulla blockchain sviluppata da PlasticFinder con il protocollo Certified Recycled Plastic” aggiungono Burzio, Piredda, Poletti, Riva e Squizzato, “i consumatori potranno conoscere la vita della plastica. Nel caso in cui dovesse diventare obbligatorio il rilascio ai consumatori della certificazione relativa alla plastica impiegata, PlasticFinder rappresenterà il partner ideale per tante aziende”.

“Siamo veramente onorati che la nostra impresa sia diventata oggetto di studio della business school del Politecnico di Milano. Con Certified Recycled Plastic e Certified Plastic Byproduct PlasticFinder intende diventare il “first mover” per i servizi di tracciabilità delle materie plastiche. Come spiegano bene Burzio, Piredda, Poletti, Riva e Squizzato nel project work, ciò che non è misurabile non è migliorabile: la nostra azienda vuole mettere a disposizione degli operatori e dei consumatori finali strumenti che permettano di promuovere sempre di più lo sviluppo sostenibile”, sottolineano Stefano Chiaramondia e Riccardo Parrini, rispettivamente presidente e CEO di PlasticFinder.