Nel 2023 cresce il riciclo di imballaggi

Simona Fontana.
(Foto Linkedin/Simona Fontana)

Nel 2023 l’Italia ha riciclato 10 milioni e 470 mila tonnellate di rifiuti di imballaggi, pari al 75,3% del totale di 13 milioni e 899 mila tonnellate di quelli immessi al consumo. Una percentuale di riciclo in netta crescita rispetto al 71% circa del 2022, anche per via di una riduzione della quantità di imballaggi immessi al consumo nel nostro Paese. Sono questi i dati rilasciati da Conai nella sua relazione generale.

“Numeri incoraggianti per l’Italia”, ha commentato la direttrice generale di Conai, Simona Fontana. “I quantitativi di materia riciclata crescono, e confermano il settore del riciclo degli imballaggi come strategico per l’economia circolare nazionale. I risultati 2023 superano i target UE previsti al 2030 nonostante un contesto generale difficile per le imprese italiane. Il balzo in avanti della percentuale di riciclo è risultato di una crescita delle quantità di rifiuti di imballaggio riciclati a fronte della contestuale riduzione dei quantitativi di packaging immessi sul mercato nazionale nel 2023. Il tessuto imprenditoriale, infatti, ha fatto ricorso alle scorte di imballaggi e prodotti imballati accumulate nel 2022, producendo uno sfasamento temporale fra la produzione degli imballaggi, il loro uso e il momento in cui sono diventati rifiuti”.

(Foto Conai)

Nel dettaglio, sono state riciclate un milione e 55 mila tonnellate di plastica tradizionale e circa 44 mila di bioplastica compostabile, 418 mila tonnellate di acciaio, 59 mila di alluminio, 4 milioni e 674 mila di carta, 2 milioni e 164 mila di legno e 2 milioni e 46 mila di vetro. E se alle cifre del riciclo si sommano quelle del recupero energetico, ossia l’uso dei rifiuti di imballaggio come combustibile alternativo per produrre energia, il totale di imballaggi recuperati e non finiti in discarica arriva a 11 milioni e 804 mila tonnellate, ossia l’85% degli imballaggi immessi al consumo.

Numeri resi possibili anche dal lavoro portato avanti da Conai e dal sistema consortile con i Comuni italiani tramite l’accordo nazionale con Anci, in accordo con i consorzi di filiera. Nel 2023 sono stati 7.242 i Comuni che hanno stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, con una fetta di popolazione servita pari al 96% degli Italiani. E oltre 15 milioni sono gli abitanti del Centro-Sud coinvolti in progetti territoriali speciali volti a far crescere le raccolte per il riciclo nelle aree ancora in ritardo. Per coprire i costi di ritiro dei rifiuti di imballaggio in modo differenziato, nel 2023 Conai ha versato ai Comuni italiani 696 milioni di euro: risorse che provengono dalle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi che si fanno carico dei costi da sostenere per gestire il fine vita degli imballaggi che immettono sul mercato.

(Foto Conai)

I risultati di riciclo 2023 permettono all’Italia di rimanere in una posizione solida nel quadro europeo. Lo scorso anno, inoltre, sono cresciuti anchee i quantitativi di imballaggi riutilizzati: nel 2012, infatti, Conai ha introdotto agevolazioni e semplificazioni contributive per gli imballaggi concepiti per un uso pluriennale. Nel 2023 sono stati più di un milione e 200 mila tonnellate gli imballaggi riutilizzabili dichiarati a Conai, in crescita rispetto al milione e 155 mila del 2022.

“Gli obiettivi complessivi di riciclo chiesti dall’Unione al 2030, quando ogni Stato dovrà riciclare almeno il 70% dei suoi rifiuti di imballaggio, sono ormai ampiamente superati”, ha spiegato ancora Simona Fontana. “Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è leader per riciclo pro-capite di imballaggi in un testa a testa con la Germania, staccando di diversi punti il più piccolo e gestibile Lussemburgo. Non è un caso che lo scorso anno la Commissione europea abbia inserito il nostro Paese fra i nove non a rischio per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo, nella sua relazione di segnalazione preventiva sull’attuazione delle Direttive sui rifiuti. Non è il momento di fermarsi, però. Il nuovo Regolamento europeo chiederà tassi di intercettazione dei pack sempre più alti: dobbiamo continuare a lavorare per aumentare quantità e qualità delle raccolte differenziate degli imballaggi, anche attraverso lo strumento delle raccolte selettive, ove opportune. Per migliorare ancora saranno importanti le innovazioni a monte, nella progettazione di imballaggi sempre più riciclabili e rigenerabili, e a valle, nelle tecnologie di riciclo in grado di recuperare materiale dalle frazioni oggi ancora più difficili da riciclare. L’augurio, poi, è quello che sempre più materiali possano rientrare in modo efficiente in un flusso sostenibile e circolare. Non solo i materiali da imballaggio, che a livello europeo rappresentano il 4% dei rifiuti totali”.

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