La chiave per i CAM negli isolanti in edilizia. Sempre marcati CE
Dopo il periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, tra le iniziative del Governo incluse nel Decreto Rilancio spicca il cosiddetto ecobonus che premia la proliferazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici. Tale misura, direttamente rivolta al settore dell’edilizia, porta a un volume d’affari indotto anche in tanti altri ambiti collegati, quali quello della progettazione degli interventi, così come, a maggior ragione, tutti i settori produttivi rivolti a rendere disponibili i materiali da costruzione.
Con l’occasione, si à voluto anche introdurre una condizione volta alla sostenibilità ambientale degli interventi, introducendo il vincolo di rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i prodotti destinati all’isolamento termico.
Tali beni ricoprono un ruolo fondamentale nel quadro degli interventi di efficientamento energetico, innanzitutto, ma non soltanto, dal punto di vista tecnico (per il forte contributo alla riqualificazione energetica necessaria). Anche rivolgendo l’attenzione agli aspetti burocratici, infatti, quello del cappotto è classificato come uno degli interventi “abilitanti” che permetterebbe di usufruire del superbonus anche su altre voci di spesa implicate nei medesimi progetti di riqualificazione.
Va da sé quindi che il mercato dei pannelli per isolamento termico è in rapida evoluzione per poter proporre prodotti adeguati al rispetto dei requisiti e, soprattutto, per poterlo fare in volumi adeguati alle richieste.
Per poter fornire prodotti destinati a interventi in regime di superbonus, dunque, è opportuno che gli stessi siano conformi ai requisiti dei CAM. Una delle possibili vie per l’attestazione di tale conformità è la certificazione rispetto al marchio Plastica Seconda Vita (PSV), di proprietà di IPPR.
Tale certificazione ha lo scopo di attestare la presenza di un quantitativo minimo di materiale riciclato all’interno di un prodotto, e per tale ragione è in grado di soddisfare i requisiti dei CAM e, nello specifico caso, di rendere un prodotto per isolamento termico degli edifici rapidamente e inoppugnabilmente idoneo agli interventi di riqualificazione sopracitati. Ciò rappresenta un plus notevole per essere in grado di proporsi tempestivamente e credibilmente sul mercato.
Il marchio PSV, dopo aver suscitato un forte interesse negli scorsi anni nel settore della GDO, diventa quindi ora cruciale anche per il mondo dell’edilizia sostenibile.
Tutto ciò vale comunque se e soltanto se la certificazione PSV viene rilasciata sotto accreditamento. In mancanza di accreditamento, essa non viene riconosciuta dai CAM e di conseguenza vengono a mancare tutti i requisiti necessari a cogliere tutte le opportunità sopra evidenziate.
Ricordiamo che l’accreditamento è una forma indipendente e autorevole di attestazione della competenza, dell’indipendenza e dell’imparzialità degli organismi di valutazione di conformità e, quindi, del valore e della credibilità delle attività che questi soggetti svolgono, qualunque esse siano: certificazioni, ispezioni, verifiche e validazioni, prove, tarature. In ambito europeo, accreditamento e valutazione della conformità sono diventati strumenti ufficiali per assicurare alle istituzioni, alle imprese e ai consumatori l’elevato grado di affidabilità dei certificati che accompagnano i prodotti e i servizi che circolano sul mercato. Il decreto Appalti, all’articolo 82, ribadisce l’importanza di tale aspetto anche in ambito italiano.
IIP è attualmente l’unico ente italiano accreditato da Accredia per il rilascio delle certificazioni Plastica Seconda Vita.
In merito alla certificazione PSV, teniamo a sottolineare che si tratta di uno strumento oggi importantissimo per attestare la composizione sostenibile del prodotto. Non ha invece l’obiettivo di valutare o classificare il prodotto dal punto di vista prestazionale. Per quanto riguarda quindi le caratteristiche cruciali per il contributo di efficientamento, quali, ad esempio, la capacità di isolamento termico, valgono le prescrizioni del Regolamento UE 305/2011 in merito alla Marcatura CE dei prodotti per isolamento termico.
In tal senso, la presenza di una norma armonizzata ha permesso di istituire il concetto di Marcatura, a carico del produttore, che deve redigere una DoP (Declaration of Performance) dichiarando obbligatoriamente alcune proprietà fondamentali del prodotto, nello specifico:
- conducibilità termica;
- assorbimento d’acqua;
- euroclasse di reazione al fuoco;
- proprietà a trazione (in caso di impiego a cappotto).
Tali valori dichiarabili emergono da una serie di test da condurre presso un laboratorio di prova notificato. Anche in questo caso IIP è in grado di sostenere le aziende produttrici. IIP dispone infatti di tutte le notifiche ministeriali abilitanti per la conduzione di test finalizzati alla redazione di una DoP da parte del produttore.
Per completezza è utile ricordare che una classificazione completa del prodotto può prevedere la dichiarazione di ulteriori importanti livelli prestazionali legati ad altre proprietà dei pannelli per isolamento termico, in primis le proprietà a compressione.
Per le aziende produttrici di pannelli per isolamento termico che desiderano essere ancora più virtuose, IIP mette inoltre a disposizione la certificazione volontaria a marchio IIP-UNI che include, oltre alla parte cogente volta alla marcatura CE, anche la verifica della conformità a tutti i requisiti aggiuntivi menzionati nelle norme di riferimento (ad esempio UNI EN 13163 e UNI EN 13499 per quanto riguarda i pannelli in EPS).
Per approfondimenti sulle tematiche legate a PSV, marcature CE e Certificazione Volontaria di Prodotto IIP-UNI siamo a disposizione per dare il nostro contributo a sostenere il rilancio del settore in un’ottica sempre più virtuosa e sostenibile.
Maggiori informazioni alla pagina https://www.iip.it/marcatura-ce/ o scrivendo a [email protected]