Dopo bottiglie e flaconi, accelera il riciclo di altri imballaggi

Tutti gli oggetti in plastica si possono riciclare. Non solo bottiglie e flaconi, ma anche altri tipi di imballaggi derivati dalla raccolta differenziata che risultano meno appetibili per il mercato e che, per tale motivo, sono destinati spesso al recupero energetico. È questo uno dei capisaldi della sfida messa in campo da tempo dalla Toscana sul fronte del riciclo e del recupero delle frazioni di rifiuti più critiche da gestire. Una sfida che oggi, 19 giugno 2014, la Regione rafforza grazie alla firma dell’accordo con Revet, Revet Recycling, Corepla, Conai e Anci Toscana, relativo alle plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata. L’accordo vuole promuovere e incrementare la filiera industriale toscana di selezione, riciclo e granulazione delle plastiche miste raccolte e selezionate negli impianti del sistema Revet, avviate poi a riciclo nell’impianto di Revet Recycling, in grado di produrre un granulo adatto allo stampaggio a iniezione, all’estrusione o al soffiaggio, per realizzare qualsiasi manufatto plastico.Oltre a prevedere un corrispettivo versato da Corepla a Revet Recycling per ogni tonnellata di plasmix avviato a riciclo, l’accordo intende promuovere, attraverso la Regione Toscana, Anci e Anci Toscana, la diffusione degli acquisti verdi (green public procurement), in particolare di manufatti in plastica riciclata, per incrementare le quote d’utilizzo finora conseguite dagli enti locali.

Gli accordi precedenti
Con il primo accordo del 2009, Regione Toscana, Corepla e Revet hanno promosso ricerche e azioni necessarie per lo sviluppo di un “Progetto di riciclaggio delle materie plastiche”. Poi, nel 2010 è arrivato il protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Corepla, Revet, Anci, Anci Toscana e azienda Pont–Tech per avviare il riciclo del plasmix derivato dall’attività di selezione delle raccolte differenziate effettuata nell’impianto Revet. Si sono realizzati arredamenti per esterni, pannelli fonoassorbenti, profilati cavi per prefabbricati, particolari auto, pallet.La Regione Toscana ha ulteriormente contribuito al recupero dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata promuovendo due bandi nel 2011 e nel 2012 per erogare contributi per gli acquisti verdi: prodotti realizzati con plastiche miste derivate dall’attività di selezione delle raccolte differenziate. Complessivamente, sono stati ammessi a finanziamento oltre 140 Comuni che hanno acquistato prodotti in plastica riciclata (prevalentemente giochi e arredi per giardini pubblici) per oltre 5 milioni di euro, ricevendo un contributo di oltre 2,2 milioni di euro.

Le dichiarazioni dei soggetti coinvolti
“Grazie al dialogo aperto con Corepla, da qualche anno la Regione Toscana - insieme a Revet - è sulla ribalta europea grazie al riciclo che riesce a fare delle plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini. Di questo siamo orgogliosi”, ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini. “Mentre quasi ovunque, compresa la Germania, tale frazione viene generalmente avviata al recupero energetico o allo smaltimento in discarica, in Toscana, grazie a ricerca e know-how d’avanguardia, assume la forma di oggetti di consumo. Passaggi non scontati e di valore che vanno nella direzione della salvaguardia dell’ambiente e del consolidamento della green economy, creano nuovi settori produttivi e aprono nuove opportunità di lavoro: un aspetto che ci sta molto a cuore nell’attuale situazione di crescente disoccupazione”. Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla, ha poi sottolineato: “Dare valore anche alle plastiche miste contribuendo a sviluppare applicazioni e sinergie in grado di aumentare il riciclo degli imballaggi in plastica a costi sostenibili, promuovendo nel contempo il mercato delle materie riciclate, è un’opportunità per tutta la filiera che volentieri cogliamo. Ed è anche una sfida dell’intero comparto, orientato all’individuazione di ulteriori campi d’applicazione e nuove soluzioni tecnologiche di riciclo”. “Revet e Revet Recycling”, ha spiegato il presidente di Revet, Valerio Caramassi, “hanno investito (anche in ricerca) e agiscono sulla base di leggi e norme che presiedono il settore e che prevedono una gerarchia precisa nella gestione dei rifiuti: prevenzione, riuso, riciclo e, solo dopo, il recupero energetico e infine la discarica. Ma operano anche sulla base degli obiettivi di sistema, sulla base delle convenienze ambientali di sistema e, infine, anche sulla base delle convenienze economiche di sistema”. “La Toscana”, ha concluso Emanuele Rappa, amministratore delegato di Revet Recycling, “ha deciso di praticare concretamente l’obiettivo di ridare valore a circa 20 mila tonnellate di plasmix che ogni anno vengono raccolte e selezionate in questa Regione. Un obiettivo che trova in Revet Recycling la necessaria strategia industriale”.“Il nostro motivo di soddisfazione”, ha dichiarato infine Alessandro Pesci, segretario generale di Anci Toscana, “sta soprattutto nel fatto che a essere premiata non è soltanto la raccolta differenziata, ma anche i progetti di avvio a riciclo di quelle frazioni estranee (plasmix) che in altre Regioni vengono termovalorizzate. In Toscana invece, attraverso l’intesa tra i diversi livelli istituzionali, queste ultime sono inserite in ulteriori progetti di riciclo e quindi utilizzate dall’industria”.