Conai e "best practice" italiana
In vista del voto nella Commissione Ambiente del Parlamento Europeo sulle nuove proposte comunitarie a revisione delle Direttive in materia di rifiuti e rifiuti da imballaggio, Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sottolinea l’importanza di definire a livello europeo regole chiare e precise al fine di garantire il funzionamento delle organizzazioni nazionali per la responsabilità estesa del produttore (EPR) e il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori del settore.
È questo il principale messaggio emerso in occasione del recente dibattito organizzato a Bruxelles dal consorzio in collaborazione con il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, Giovanni La Via, e l’eurodeputata e relatrice per la revisione del pacchetto rifiuti, Simona Bonafè. All’evento hanno partecipato anche funzionari italiani nelle istituzioni europee e rappresentanti della delegazione italiana al Parlamento Europeo nonché dell’industria italiana a Bruxelles.
Durante l’incontro, Roberto De Santis e Walter Facciotto, rispettivamente presidente e direttore generale di Conai, hanno presentato il funzionamento e i punti di forza del sistema di gestione degli imballaggi in Italia nell’ambito delle nuove proposte europee sull’economia circolare.
“Le organizzazioni EPR no profit sostengono i maggiori oneri per la raccolta differenziata e l’avvio a riciclo degli imballaggi sulla base di criteri di efficienza ed efficacia. Il nuovo quadro europeo attualmente in discussione deve mirare a migliorare l’assetto normativo per le organizzazioni del settore e assicurare che l’Italia possa continuare a essere all’avanguardia nell’innovazione dei processi di selezione di rifiuti di imballaggi da raccolta differenziata e del loro avvio a riciclo”, ha sottolineato Roberto De Santis
“Grazie a una normativa e una governance lungimirante, nonché a un know-how maturato in vent’anni di attività, Conai è nella condizione di garantire, fin da ora, il raggiungimento dei nuovi obiettivi posti dal legislatore europeo”, ha aggiunto Walter Facciotto.
“L’evento è stato un’opportunità per discutere e approfondire la legislazione attualmente in fase di negoziazione e per confermare come il sistema italiano, data la sua approvata efficacia, possa essere una fonte di ispirazione per l’Europa”, ha dichiarato Giovanni La Via.
“Il dibattito ha confermato che l’innovazione è al cuore dell’economia circolare. Si tratta di innovazione di prodotti, processi produttivi e modelli di business. Il fine ultimo è quello di impostare un politica industriale moderna, che ponga al centro lo sviluppo della green economy”, ha concluso Simona Bonafè.