Circolarità della plastica in Europa e come migliorarla

(Foto Hans/Pixabay)

L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) propone un nuovo strumento di monitoraggio per esaminare i progressi della circolarità della plastica in Europa. Tale strumento è uno dei moduli tematici del più ampio Circularity Metrics Lab, fornisce approfondimenti dettagliati sulla circolarità della plastica, con informazioni tecniche utili per tutte le parti interessate, dai responsabili politici e istituzionali all’opinione pubblica e sarà aggiornato annualmente con i dati più recenti e quelli che di volta in volta emergeranno.

Il Circularity Metrics Lab dell'EEA comprende un'ampia gamma di metriche sulla transizione verso un'economia circolare. Questa iniziativa affronta i modelli non sostenibili di produzione e consumo di plastica, che contribuiscono in modo significativo a spreco, inquinamento, cambiamento climatico e altri impatti ambientali negativi.

Insieme al nuovo strumento di monitoraggio, il compendio dell’EEA “Il ruolo della plastica nell’economia circolare europea”, in cui quest’ultimo è incluso, indica che secondo le previsioni il consumo di plastica aumenterà sia in Europa sia a livello globale. Il compendio raccoglie dati provenienti da diverse fonti per valutare lo stato attuale della produzione e del consumo di plastica e le sue ripercussioni ambientali e climatiche. Inoltre, esplora le strategie per la transizione dell’Europa verso un’economia circolare per la plastica.

Il modulo tematico sulla plastica sostiene il contributo dell'Unione Europea agli sforzi internazionali volti a ridurre l'inquinamento da plastica. Il comitato negoziale internazionale (INC) delle Nazioni Unite sta elaborando un accordo internazionale giuridicamente vincolante per eliminare l’inquinamento causato dalla plastica, compreso quello marino. Un aspetto fondamentale di queste discussioni è rappresentato dalla creazione di solidi meccanismi per sostenere e monitorare gli impegni che potrebbero essere finalmente concordati in questo processo internazionale.

(Foto Stefan Schweihofer/Pixabay)

L’EEA, attraverso il suo centro tematico europeo sull’economia circolare e sull’uso delle risorse, ha prodotto anche un rapporto di supporto che evidenzia le lacune di conoscenza, suggerendo di migliorare la raccolta dei dati e il monitoraggio. Attualmente, la maggior parte dei dati sulla produzione e sul consumo di plastica provengono dall’industria, ma risulta necessario un maggiore coinvolgimento da parte delle autorità pubbliche.

Le principali informazioni emerse dallo strumento per il monitoraggio della plastica evidenziano anzitutto che il consumo di plastica in Europa risulta elevato e secondo le previsioni crescerà in linea con gli aumenti previsti per la produzione globale di plastica. Produzione e consumo di plastica hanno un impatto negativo sull'ambiente e contribuiscono al cambiamento climatico. Un numero sempre maggiore di rifiuti marini si riversa sulle spiagge europee, alti livelli di microplastiche stanno entrando nell'ambiente e la futura crescita del consumo di plastica probabilmente porterà a un aumento delle emissioni di gas serra da parte della filiera.

Vi sono segnali che indicano un progresso nella circolarità delle materie plastiche, che, seppure lentamente, è in crescita. In questo senso, si registrano andamenti incoraggianti: la capacità di riciclo meccanico è in aumento, le esportazioni dell’Unione Europea di rifiuti plastici stanno diminuendo, la capacità di produzione di bioplastica sta crescendo lentamente, così come l’uso di plastica riciclata.

In conclusione, lo sviluppo di un’economia circolare è fondamentale per rendere la plastica più sostenibile. Esso è un obiettivo centrale nella strategia sulla plastica dell’Unione Europea e nella recente legislazione che la riguarda ed è entrato a far parte dei negoziati del trattato delle Nazioni Unite per arginare e porre fine all’inquinamento da plastica.