Puntare sull’evoluzione della rete per migliorare i processi produttivi

Circa 380 mila dipendenti nel mondo e un fatturato globale che nel 2017 ha toccato quota 83 miliardi di euro, il 6% del quale investito in ricerca e sviluppo. Questi alcuni dei dati salienti di Siemens presentati da Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia, alla conferenza stampa annuale della filiale italiana tenutasi presso la nuova sede milanese in via Vipiteno il 25 gennaio. L’AD ha ricordato anche che la multinazionale ha recentemente costituito con Alstrom una joint venture da 15 miliardi di euro di fatturato all’anno attiva in campo ferroviario, dove realizza infrastrutture, segnaletica e servizi e che oggi è in grado di competere con la holding statale cinese Crrc, primo gruppo a livello mondiale in tale settore.

Siemens in Italia ha chiuso l’esercizio 2017 al 30 settembre con risultati stabili rispetto al precedente anno fiscale, realizzando un fatturato di circa 2 miliardi di euro. Buone le prestazioni delle attività dell’industria e di quelle delle infrastrutture, in termini di edifici e reti energetiche con focus sulla digitalizzazione. Un contributo decisivo a questo risultato è venuto anche dal lancio di MindSphere, il sistema operativo aperto basato su cloud per l’IoT, che offre sia connettività che una gamma di applicazioni industriali da permettere a ogni impresa, a prescindere dal settore in cui opera o dalla sua dimensione, di raccogliere i dati di macchinari o impianti e di analizzarli per ottimizzare le proprie operazioni.

L’evoluzione di internet ha esteso il web a oggetti e luoghi reali che ora possono interagire con la rete e trasferire dati e informazioni. In particolare, su questa piattaforma vengono sviluppate applicazioni e servizi digitabili che abbracciano tutte le divisioni di Siemens, da quella dell’energia eolica a quella delle tecnologie per le costruzioni, da quella per la mobilità a quella digitale e dei processi produttivi.