L’estrusione diventa semplice

Forse non si tratterà di un record mondiale, ma sicuramente Macchi ha dato spettacolo producendo, senza sosta, 1300 kg all’ora di film coestruso a 5 strati per buste flessibili laminate. Il costruttore di Venegono Inferiore (Varese) ha registrato oltre 1000 visitatori presso il proprio stand al K 2016, tutti raccolti sotto la torreggiante linea di estrusione esposta, una delle ultimissime novità nella serie di sistemi di coestrusione per film soffiato ad alta capacità appartenenti alla generazione POD. A fare da sfondo alla linea, uno scenario elegante in stile squisitamente italiano, che richiamava la nuova immagine aziendale in bianco e nero, e una folla di visitatori altamente qualificati impegnati a stringere nuovi contatti commerciali, destinati a generare un gran numero di contratti di vendita, alcuni dei quali firmati direttamente sul posto.

Come rivelano i commenti condivisi dagli oltre 230 mila operatori dell’industria delle materie plastiche che hanno invaso la città tedesca di Düsseldorf in occasione del principale appuntamento fieristico dedicato al settore delle materie plastiche e della gomma, l’edizione 2016 è stata pervasa da un’atmosfera di generale ottimismo. L’evento da poco concluso seguiva l’edizione 2013 che, per quanto considerata un punto di svolta dopo anni di dura recessione economica, si era conclusa in un clima di cauta attesa in cui nessuno si sentiva disposto a scommettere alcunché sull’avvenire. Quella del 2016, invece, si è rivelata l’edizione “delle conferme”, con solide aspettative per il futuro e priva di incertezze, alla quale ha dato il suo contributo un settore dei film plastici attualmente in piena ripresa.

Le novità di Macchi, pur tenendo conto dei vari trend e delle indicazioni sulla possibile evoluzione dell’industria 4.0 nel prossimo futuro, restano chiaramente orientate a un’estrusione di film più “tradizionale”, a dimostrazione di come i concetti di industria 2.0 e 3.0 godano ancora di ottima salute, ma segnino comunque una differenza rispetto alla realtà attuale nel segmento delle produzioni più sofisticate. L’azienda continua dunque a navigare su una rotta ben precisa, le cui parole d’ordine sono flessibilità, semplicità e abilità.

L’obiettivo finale consiste nel semplificare la gestione delle linee, comprese quelle più sofisticate, da parte degli operatori, in modo tale da abbattere i fermi macchina e ridurre i tempi dei cambi di produzione. È questo il prossimo passo da compiere per garantire l’efficacia veramente globale di un processo di fabbricazione ottimale, in cui costi e prestazioni procedono di pari passo con sostenibilità e flessibilità: fattori essenziali in un’industria degli imballaggi flessibili in cui gli agi degli ordini a lungo termine appartengono ormai al passato e i cambi rapidi di produzione rappresentano ormai un imperativo quotidiano.