Supervalutazione degli estrusori usati per affrontare la doppia transizione
Dopo la rivoluzione 4.0, il settore manifatturiero si prepara ad affrontare una nuova sfida, nel contesto della doppia transizione digitale e sostenibile verso un paradigma produttivo orientato a circolarità e impiego razionale delle risorse. Un cambiamento sistemico necessario, secondo l’ultimo rapporto dell’ESIR (European Strategic Industrial Research), che permetterà di raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050, previsto dal Green Deal europeo, perseguendo una visione orientata a una competitività più sostenibile dell’Unione Europea sul mercato globale.
Nonostante le ingenti risorse stanziate dall’Unione Europea, la transizione 5.0 fatica a decollare. Uno dei principali ostacoli individuati dagli analisti dell’ESIR è rappresentato dall’accesso ai finanziamenti comunitari, rallentato da iter burocratici complessi, che richiedono l’approvazione di uno stesso progetto da parte di più enti in modo sequenziale, scoraggiando ulteriormente gli investimenti privati. Sebbene negli ultimi anni l’Europa abbia iniziato a intraprendere misure volte a estendere il perimetro dei finanziamenti a nuove tecnologie e ambiti di applicazione, come nel caso della revisione della direttiva EU ETS per l’accesso al Fondo per l’Innovazione europeo, il divario tra il modello Industria 5.0 e la realtà resta significativo. Colmarlo richiede politiche più agili, a livello sia locale che sovranazionale, strumenti di finanziamento più accessibili e una governance capace di sostenere l’innovazione industriale su larga scala.
A questo scenario il costruttore piemontese di linee per l’estrusione Bausano, per supportare i trasformatori in modo concreto nella transizione verso processi produttivi più efficienti, risponde con “Formula Reward”, che prevede la supervalutazione dell’usato dei suoi estrusori bivite serie MD per incentivarne la sostituzione con quelli di nuova generazione e rinnovare il parco macchine installato con un vantaggio economico immediato, a sostegno dell’economia circolare, dell’innovazione e di livelli di efficienza energetica più elevati.
Ottimizzare i processi significa anche adottare pratiche più sostenibili, come il riciclo e il riutilizzo delle risorse. In questa direzione si inserisce questa iniziativa di Bausano: in dettaglio, prima del ritiro, un team di esperti dell’azienda valuta le condizioni dell’estrusore, offrendo fino al 30% in più del valore di mercato della macchina per geneerare così un circolo virtuoso che trasforma macchinari obsoleti in nuove risorse, in linea con i principi dell’economia circolare.
“L’obiettivo è offrire ai nostri clienti l’opportunità di aggiornare il loro parco macchine e potenziare la produttività degli impianti, secondo un modello di business più eco-friendly”, ha dichiarato Giorgio Critelli, area manager di Bausano. “La Transizione 5.0 non si limita all’innovazione tecnologica, ma presume un vero e proprio cambiamento culturale. Bausano è orgogliosa di promuovere questo nuovo paradigma attraverso azioni concrete, che mirano anche a supportare le aziende nell’attuale scenario competitivo globale”.