Partitalia amplia l’offerta di carte in PVC degradabile

Azienda italiana che produce e commercializza in tutta Europa smart card, tag elettori RFID, Partitalia ha ampliato la propria proposta commerciale di smart card e card RFID in PVC degradabile per rispondere meglio alle esigenze del mercato e allinearsi ai principi dell’economia circolare. Se da un lato carte sono un prodotto molto richiesto, tanto che vi è una diffusione massiccia di carte di credito, badge, gift e loyalty card usate tanto nella vendita al dettaglio quanto nella GDO, dall’altro sempre più aziende richiedono carte in PVC degradabile, per puntare all’ecosostenibilità dei loro prodotti e per adeguarsi alle linee guida europee, con vantaggi anche in termini di marketing.

 

Il PVC standard, polimero termoplastico composto per il 57% da sale marino e per il 43% da petrolio greggio, è da sempre il materiale più utilizzato per la produzione delle card. Una materia prima resistente e flessibile, che però al momento dello smaltimento causa importanti conseguenze per l’ambiente, come specifica il Libro Verde “Problematiche ambientali del PVC”, presentato a Bruxelles dalla Commissione Europea a giugno 2000: “Quando vengono inceneriti, i rifiuti di PVC generano nel gas di scarico acido cloridrico (HCl) che deve essere neutralizzato”. Mediante incenerimento, il polimero rilascia nell’atmosfera diossine e altri organocloruri.

 

Dunque la scelta di Partitalia di ampliare la propria offerta di carte in PVC degradabile nasce dall’esigenza di immettere sul mercato un materiale meno inquinante e più rispettoso della salute. “Con il nuovo millennio l’industria europea del PVC ha aderito al programma decennale Vinyl 2010 e nel 2011 è partito VinylPlus, il nuovo piano di sviluppo sostenibile del PVC, che interessa l’Europa e riunisce circa 200 aziende partner in rappresentanza della filiera. Questo ci ha stimolato a intraprendere un progetto di ricerca e sviluppo sui materiali usati per stampare le card nel nostro stabilimento”, ha commentato Luca Del Col Balletto, CEO di Partitalia, spiegando come è partita l’iniziativa dell’azienda.

 

La composizione chimica del PVC degradabile è caratterizzata dall’aggiunta di additivi che ne accelerano la degradazione in ambienti ricchi di microbi. Si tratta di additivi particolarmente “appetibili” dai microrganismi normalmente presenti nella spazzatura, che metabolizzano le sostanze di cui è composto il PVC, trasformando il polimero in molecole semplici (acqua, anidride carbonica, metano), biomassa e composti inorganici. Per questo, le carte in PVC degradabile si decompongono in tempi più rapidi rispetto al materiale tradizionale, già nella frazione organica. Invece, per quanto riguarda la tecnologia, le performance tecniche non cambiano.

 

La scelta fata da Partitalia sarà portata avanti nel prossimo biennio anche con lo sviluppo di servizi innovativi che, oltre a studiare prodotti ecocompatibili, proporranno soluzioni personalizzate volte a semplificare i processi dell’industria 4.0.