Stabile la trasformazione di PVC nel 2016

In Italia, nel 2016 sono state trasformate complessivamente 650 mila tonnellate di PVC. Dopo anni difficili per tutta l’economia e, di conseguenza, anche per il settore della plastica, dal 2014 si registra una stabilizzazione del marcato con volumi analoghi negli ultimi 3 anni. È quanto emerge dallo studio “Il consumo di PVC in Italia - 2016”, realizzato annualmente da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia.

PVC rigido (332 mila tonnellate, in aumento rispetto al 2015) e PVC plastificato (318 mila tonnellate, in lieve calo) si dividono quasi equamente il consumo complessivo. Per quanto riguarda il primo viene segnalato l’aumento della produzione di profilati per battiscopa, porte a soffietto, recinzioni, cabine balneari e altro mediante estrusione, mentre per quanto concerne il secondo viene registrato l’incremento del rivestimento di cavi e della calandratura.

L’edilizia assorbe 197500 tonnellate e rappresenta il 30,4% del mercato totale, dato stabile rispetto al 2015. Al suo interno, con 94500 tonnellate di materiale trasformate, le tubazioni (inclusi i tubi per fluidi industriali), principalmente per fognature, di scarico e trasporto in pressione, si confermano la principale applicazione. I volumi di serramenti e avvolgibili prodotti in Italia si attestano su valori simili al 2015. L’imballaggio risulta il secondo settore applicativo in termini di consumi, con una quota del 14,2% del mercato complessivo, pari a 92 mila tonnellate, in lieve calo rispetto al 2015. Crescono elettricità, articoli medicali e prodotti tecnici e di vario genere (valigeria, lastre espanse, nastri trasportatori ecc.).

I volumi di compound esportato si confermano significativi: 24 mila tonnellate di PVC rigido (valore analogo a quello del 2015) e 62 mila tonnellate di quello plastificato (in calo). Nel 2016, la produzione totale di PVC riciclato in Italia si è attestata intorno alle 90 Kton. Il PVC da riciclo viene di solito utilizzato in taglio con percentuali variabili di polimero vergine. Il PVC rigido recuperato trova una “seconda vita” soprattutto nella produzione di tubi, profilati e monofili per spazzole. Per quello plastificato, che assorbe il grosso del riciclato post consumo, i principali impieghi consistono nella realizzazione di tubi da giardino e di membrane impermeabilizzanti, oltre a volumi importanti Immagine rimossa.che trovano sbocco nel settore delle calzature (suole).

In Europa l’ultimo bilancio di VinylPlus, Impegno Volontario dell’industria del PVC per la sostenibilità, conferma la costante crescita del riciclo. Nel 2016 sono state riciclate complessivamente oltre 568 mila tonnellate di PVC, valore in aumento del 10,44% rispetto al 2015 e in linea con l’obiettivo dichiarato di recuperare 800 mila tonnellate all’anno entro il 2020. I maggiori volumi provengono da profili finestra e prodotti correlati e da cavi. Dal 2000 a oggi VinylPlus ha recuperato e riciclato oltre 3,5 milioni di tonnellate di PVC.