RPET per alimenti

Come è stato evidenziato dalla campagna-stampa di venerdì 4 febbraio, il Gruppo Nestlè, con la nuova bottiglia LaLitro per Levissima, è la prima azienda a sfruttare in Italia la possibilità prevista dal Decreto Ministeriale 18 maggio 2010 n. 113 per l'impiego di plastiche da riciclo destinate al contatto alimentare. Il Ministero della  Salute, accogliendo le disposizioni del Regolamento comunitario 282/2008/CE, ha infatti permesso la produzione di bottiglie per acqua non gasata in RPET nella misura non superiore al 50% e a condizione che tale materiale sia recuperato da contenitori destinati al  contatto con alimenti.
Il processo di riciclo e produzione delle bottiglie deve garantire la riduzione nei limiti previsti dei possibili contaminanti chimici presenti nella plastica post-consumo e conferire al prodotto i requisiti di purezza e salubrità, conseguibili mediante un challenge test al quale i materiali e gli oggetti debbono essere sottoposti per determinare l'idoneità all'uso cui sono destinati.
La Commissione europea assegna all'EFSA, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, il delicato compito di esprimersi preventivamente con una valutazione tecnica, riguardo la conformità dell'impianto di riciclo per la produzione di RPET destinato al contatto alimentare e la garanzia di tracciabilità del materiale post-consumo, per ricevere successivamente l'autorizzazione formale dalla Commissione europea.
L'attività di valutazione delle numerose richieste di autorizzazione pervenute all'EFSA produrrà i primi responsi non prima della fine del 2012, in attesa dei quali si applicano negli Stati membri le norme nazionali vigenti.
Il Decreto Ministeriale del 18 maggio, entrato in vigore solo lo scorso 5 agosto è stato ben accolto dagli operatori economici e sfrutta il lasso di tempo previsto dal Regolamento comunitario, in attesa che EFSA produca i pareri tecnici rispetto ad ogni richiesta di autorizzazione. Il provvedimento allontana la possibilità di un probabile ritardo del mercato italiano nei confronti di altri Paesi, all'interno dei quali la legislazione vigente già consente un utilizzo delle plastiche riciclate destinate al contatto alimentare.