L’innovazione costante firmata Arburg nel mercato delle presse

Fondata nel 1923 a Lossburg, in Germania, Arburg è un’azienda leader mondiale nella produzione di presse per la lavorazione delle materie plastiche. Una multinazionale da 3.600 dipendenti, presente in oltre 100 Paesi con 35 sedi e numerosi partner commerciali. Ne parla Raffaele Abbruzzetti managing director di Arburg in Italia.

Arburg è costantemente impegnata a trovare soluzioni nuove per essere sempre più vicino alle esigenze del cliente”, esordisce Raffaele Abbruzzetti. “Attualmente possiamo proporre delle soluzioni molto interessanti per il risparmio energetico, uno dei temi più sentiti per le aziende. E questo impegno lo decliniamo tanto sul parco macchine esistente con dei pacchetti service che permettono di retrofittare le macchine, quanto sul nuovo con le macchine a tecnologia elettrica, senza contare la nuova nata, la macchina del centenario la 470 H (foto in alto) con tecnologia ibrida (chiusura elettrica e iniezione idraulica): un buon compromesso per chi vuole risparmiare sia a livello operativo sia come investimento senza trascurare la qualità e la precisione nel controllo dei parametri.”

Alla tecnologia, Arburg integra soluzioni orientate alla digitalizzazione, su cui Abbruzzetti prosegue: “Proponiamo anche soluzioni digitali che aiutano i clienti a incrementare l’efficienza produttiva e a ridurre gli scarti. In quest’ottica si inseriscono il nostro MES, chiamato ALS, che monitora e permette di incrementare l’OEE aziendale e i pacchetti di assistenza software a bordo macchina. Queste soluzioni, unite al sistema di gestione macchina “Gestica”, consentono di adattare in maniera automatica e intelligente i processi e i parametri macchina ai materiali e ai pezzi lavorati.

L’azienda presidia anche uno dei grandi temi al centro dell’attenzione, cioè la sostenibilità, su cui Arburg racconta, ponendo l’accento sul contributo che possono offrire le sue soluzioni. 

“Anche su questo ci muoviamo in varie direzioni”, racconta ancora Abbruzzetti “Abbiamo una produzione di macchine “green” certificata. A ogni nuova macchina venduta alleghiamo quindi la documentazione che attesta l’impatto di CO2 per ogni tipo di pressa prodotta. Non mancano poi soluzioni per il risparmio energetico e la riduzione degli scarti oltre a macchine con predisposizioni particolari hardware e software per lavorare materiali riciclati anche post-consumo che sono quelli più complessi da lavorare. Questo aspetto è sempre più importante perché anche per i pezzi tecnici si sta assistendo sempre più all’utilizzo almeno di una parte di materiale riciclato.”

Inevitabile, infine, una riflessione su Plast che è ormai alle porte, manifestazione su cui Abbruzzetti chiosa: “In fiera esporremo applicazioni con materiali riciclati o a base bio, avremo una postazione per i nostri prodotti digitali e una con i nostri colleghi del service. Venendo alle macchine in funzione, ci sarà la nostra nuova pressa ibrida del centenario chiamata 470 H che realizzerà un prodotto in silicone partendo dal materiale solido. A pochi passi dal nostro stand presso il partner Sverital ci sarà anche una pressa che stampa il silicone liquido in modo da poter confrontare le due modalità di stampaggio.Avremo poi due applicazioni packaging: una in collaborazione con un altro nostro importante partner, Giurgola Stampi, e una con un’interessante automazione della ditta Brink capace di estrarre dei contenitori in PP dopo aver costampato le etichette con un processo IML. Mostreremo inoltre un’applicazione di tipo medicale, come l’utilizzo dei nostri motori AMK integrati nello stampo e gestiti dalla nostra pressa, per dimostrare come possa permettere di gestire i movimenti anche senza martinetti idraulici, riducendo così anche l’automazione esterna in fase di estrazione. Questa applicazione gira su una pressa bimateriale di tipo More di ultima generazione.” 

A Plast, lo staff di ARBURG attende espositori e visitatori, a disposizione per consigli tecnici, nuove soluzioni e, perché no, anche per bere qualcosa insieme.

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