Rotazionale da laboratorio

Una macchina Rotaut RT 1051B in versione da laboratorio, con braccio a squadra, bruciatore digitale per GPL e PLC Omron, è stata recentemente installata da Caccia Engineering presso una multinazionale belga. I produttori dei polimeri utilizzati nelle macchine per stampaggio rotazionale o i laboratori e i centri di ricerca che studiano i processi chimico-fisici delle materie prime necessitano di macchine in grado di produrre campioni senza difetti e con la massima uniformità e ripetibilità, da destinare alla sperimentazione. Un elevato numero di test eseguiti sui manufatti ottenuti mediante stampaggio rotazionale si basa sul metodo scientifico, ossia sulla raccolta di dati empirici e misurabili attraverso l'osservazione e la sperimentazione strumentale (Melt Flow Index, densimetria, resistenza a trazione e a impatto, reticolazione, indice di polidispersione, punto di rammollimento ecc.), da un lato, e sulla formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre al vaglio dell'esperimento, dall'altro.
Le macchine da laboratorio proposte dall'azienda sono in grado di assecondare queste esigenze restrittive, anzitutto grazie alla flessibilità data dalla possibilità di regolazione dei parametri di processo, che garantisce la produzione di ogni tipo di manufatto, dai più semplici ai più complessi, con qualsiasi materia prima presente sul mercato. Gli impianti, dotati di sistemi di acquisizione del valore della temperatura interna degli stampi, offrono ai ricercatori uno strumento di analisi integrato e pronto all'uso. Inoltre, si contraddistinguono per il ridotto consumo energetico e l'alta efficienza, garantendo un elevato valore aggiunto in termini di resa, sostenibilità ambientale e riduzione dei costi d'esercizio. Grazie all'ausilio di inverter Sensorless-Vector con funzione di risparmio energetico, di software specifici, di bruciatori digitali e di dispositivi avanzati brevettati, vengono garantiti risparmi fino al 38% sui costi d'esercizio dei forni rotazionali, rispetto alle macchine tradizionali.
Gli impianti per stampaggio rotazionale da laboratorio presentano particolari accorgimenti sui ponti termici, tali da ridurre ulteriormente le dispersioni del calore e dei fumi rilasciati durante il processo, in modo da mantenere inalterato l'ambiente circostante la macchina. Il riscaldamento può essere ottenuto mediante gas naturale, GPL o resistenze elettriche, mentre il diametro sferico massimo è pari a 1050 mm con braccio diritto o a squadra.