Materiali modulabili per imballaggio alimentare
È in programma il 13 aprile a Cervesina (Pavia) un convegno per illustrare i risultati di MOD-IM-PACK (MODulated and IMproved PACKaging), progetto finalizzato a individuare come preservare la qualità degli alimenti in base a esigenze specifiche ampliando la gamma di materiali utilizzabili per il confezionamento e nato dalla collaborazione tra ITP, Proteco (produttori rispettivamente di film poliolefinici e poliaccopiati), LabAnalysis (società che valuta l'idoneità tecnologica e alimentare di film flessibili per imballaggio) e Istituto per lo Studio delle Macromolecole del CNR. La crescita dei consumi dell'imballaggio flessibile è costante in tutti i paesi a economia industriale avanzata. L'imballaggio è contraddistinto da una forte carica innovativa, caratterizzata per lo più da bisogni di natura estetica, ma anche da innovazioni funzionali, con l'obiettivo di migliorare la conservazione degli alimenti riducendo drasticamente le perdite dovute alla sua alterazione e renderlo più attraente per il consumatore. Negli ultimi anni si è assistito a un crescente miglioramento delle prestazioni dell'imballaggio che hanno coinvolto caratteristiche fisiche, meccaniche, ottiche, di regolazione nello scambio di aeriformi ecc.
In quest'ottica il progetto MOD-IM-PACK, attraverso la realizzazione di un meta-distretto comprendente soggetti attivi nel campo della ricerca e aziende produttrici e trasformatrici di poliolefine, ha adottato un approccio multidisciplinare per raggiungere in particolare a 3 obiettivi: modulazione della permeabilità ai gas, controllo della trasmissione di radiazioni UV e modifica delle proprietà anticondensa. L'intento dell'appuntamento, insieme alla presentazione dei risultati del progetto, è quello di allargare la visione anche a innovazioni che coinvolgono materie prime, tecnologie di analisi e metodologie di laboratorio, sempre con l'attenzione volta ad aspettative ed esigenze di industria alimentare, GDO e consumatori.