Previsioni di crescita per l’imballaggio italiano
In base ai primi dati preconsuntivi dell’Istituto Italiano Imballaggio, il comparto dell’imballaggio nel 2021 mostra un andamento tendenziale positivo. La produzione espressa in tonnellate dovrebbe registrare un incremento dell’1,5%, valore supportato sia dalle esportazioni, che molto probabilmente registreranno un tasso tendenziale del +5%, sia dal mercato interno, che dovrebbe attestarsi al +1,6%. Importante balzo in avanti per le importazioni, che, continuando la loro costante crescita, nel 2021 dovrebbero aumentare del 20% circa. Con un tasso di crescita medio annuo pari al 2%, nel 2024 dovrebbero essere superate le 18 milioni di tonnellate di imballaggi prodotti in Italia.
Per quanto riguarda le quotazioni delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi, nel 2021 risultano tutte in crescita, con impennate negli ultimi due mesi dell’anno. Questo fenomeno ha riguardato tutti i materiali (fatta eccezione per la cellulosa, con rincari decisamente più contenuti) e le differenze tra i tassi tendenziali medi del 2021 rispetto a quelli del 2020 sono molto marcate, che, nel caso di alcuni polimeri plastici, sono superiori al 90%.
Per il 2020, invece, i dati sono a consuntivo e mostrano un settore in piena salute che ha ben affrontato il momento difficile attraversato dall’economia mondiale. L’industria italiana dell’imballaggio è riuscita a contenere le perdite in maniera egregia, registrando appena un -1,6% rispetto all’anno precedente, assestandosi a oltre 16,6 milioni di tonnellate. Anche il calo del 2,1% del fatturato è stato decisamente inferiore a quello registrato per l’industria manifatturiera italiana e si è attestato a circa 33 miliardi di euro.