Crescono a doppia cifra i volumi di Sirmax nel primo trimestre 2021

Primo trimestre 2021 più che positivo per Sirmax Group. L’azienda di Cittadella (Padova) specializzata nella produzione di compound di polipropilene, materiali post consumo e da fonti biologiche per i settori automobilistico, elettrodomestico, casalingo, elettrico ed elettronico, edile, arredamento e imballaggio ha registrato dall’inizio di gennaio alla fine di marzo un aumento del 15% dei volumi di produzione totale rispetto allo stesso periodo del 2020.

Nell’ambito di questo aumento, spicca la prestazione della divisione dedicata alla produzione di bio-compound compostabili e di compound derivanti dal riciclo meccanico di rifiuti urbani, che registra un aumento del 25%. Mentre a livello di macroaree, sono gli Stati Uniti a crescere più della media di gruppo, registrando un aumento del 45% della produzione, grazie soprattutto ai consumi legati alla casa (macchine per il caffè, frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, attrezzi per il fitness). L’Ebitda nel primo trimestre ha toccato 12,5 milioni di euro, il 70% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il fatturato a marzo si attesta a 100 milioni di euro, dato che proietta il gruppo a una previsione complessiva di ricavi a 400 milioni alla fine del 2021, rispetto ai 300 del 2020.

“Siamo molto soddisfatti di questi dati perché sono frutto di una strategia ben precisa che, in un periodo così particolare, condizionato dalla pandemia, ha fatto la differenza. In tempi di scarsità di materie prime e di forti oscillazioni dei prezzi, Sirmax ha saputo mettere in atto una politica di approvvigionamenti risultato di una partnership consolidata, trasparente e leale con i fornitori, che ha garantito vicinanza al cliente e continuità nella produzione”, ha commentato Massimo Pavin (nella foto al centro), presidente e amministratore delegato di Sirmax Group.

I dati positivi del primo trimestre 2021 seguono quelli, altrettanto positivi, del 2020, in cui la crescita dei volumi a livello globale, nonostante l’emergenza Covid, si è attestata sul +5% su base annua (+15% solo negli Stati Uniti). Il trend di crescita ha radici negli investimenti effettuati, in particolare nell’economia circolare e nella produzione di materiali green. Investimenti che si sono tradotti nella riqualificazione e nell’ampliamento dello stabilimento SER di Salsomaggiore Terme (Parma), dove si concentra l’attività di riciclo meccanico e la produzione di compound da materiali post consumo, di quello di Microtec a Mellaredo di Pianiga (Venezia), destinato alla produzione di bio-compound per il settore del packaging alimentare flessibile e rigido, e nella costruzione del secondo sito negli Stati Uniti (accanto a quello già esistente, in Indiana), in fase di ultimazione, destinato anch’esso alla produzione di compound green.

“Il mercato è ripartito. I trend e i dati ci confermano che la circular economy sta crescendo molto. Oggi sul totale del nostro business la produzione di materiali green conta per il 15%, ma tutto ci fa pensare che questo dato aumenterà in modo esponenziale nei prossimi cinque anni. Nel 2020 abbiamo registrato circa 20 milioni di ricavi solo per quanto riguarda i biopolimeri; quest’anno stimiamo di arrivare a 30. Ciò che apprezza il cliente, però, non è solo il prodotto green, ma la sostenibilità a tutto tondo che Sirmax è in grado di offrire. Sostenibilità che significa soprattutto vicinanza: una proximity al mercato e alla clientela, attraverso la quale siamo in grado di anticipare le necessità dei nostri clienti-partner e sperimentare compound sempre più high tech, performanti ed eco-compatibili”, ha proseguito Massimo Pavin.

Il boom di ordinativi si è registrato soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 2020 è stata aumentata del 25% la capacità produttiva di Sirmax NA (North America), il primo stabilimento costruito nel 2015. In termini di volumi, nel 2020 lo stabilimento di Anderson, in Indiana, ha registrato un +15%, rispetto alla media di gruppo del 5%. La pandemia ha favorito gli acquisti di tutto ciò che riguarda la casa, elettrodomestici in particolare. Sulla scia di un mercato che si è ripreso molto bene, Sirmax Group è diventata fornitore strategico di General Electric per il settore degli elettrodomestici e prevede un ulteriore potenziamento del 20% della capacità produttiva dell’impianto statunitense. Tra alcuni mesi diventerà operativo anche il secondo stabilimento americano (SER North America), ora in fase di ultimazione, che ha richiesto un investimento di 20 milioni di euro, dove verranno prodotti polimeri con materie prime riciclate da scarti industriali in parte da destinare al mercato e in parte necessari per la produzione di compound green tecnico in Nord America.

“Negli Usa c’è un mantenimento della domanda molto alta per tutto il prossimo semestre e anche oltre. Anche in questo, torna il concetto della proximity: ciò che avvantaggia Sirmax è aver collocato la produzione nelle aree dove opera il cliente. Con i nostri 13 stabilimenti il gruppo è presente in tutte le macroaree del mondo. Questo significa avere in loco la supply chain, istaurare rapporti forti con i fornitori, rapporti strutturati. E i fornitori non hanno lasciato Sirmax a piedi in momenti in cui la pandemia ha costretto a chiudere petrolchimici o acciaierie”, ha concluso Pavin.
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