I protagonisti del made in Italy premiati dal presidente Mattarella
Il 7 marzo al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato i Premi Leonardo 2015 agli imprenditori che hanno contribuito in modo significativo ad affermare e consolidare il made in Italy nel mondo. Il Premio Leonardo è stato conferito a Ermenegildo Zegna, AD di Gruppo Zegna, per essersi distinto nel promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Tra le aziende premiate nella categoria Qualità Italia per la loro vocazione alla qualità e all’esportazione figura IMA (Industria Macchine Automatiche), guidata da Alberto Vacchi. In questa categoria sono state premiate anche Davide Campari-Milano, Fiam Italia, Pastificio Rana e Pedrollo. Il premio International, invece, è andato a Ahmad Pourfallah, presidente della Camera di Commercio Iraniana-Italiana per aver contribuito a sviluppare e a migliorare i legami culturali ed economici tra l'Iran e l'Italia.
L'iniziativa è promossa dal Comitato Leonardo, che, nato nel 1993 dall'idea comune di Sergio Pininfarina, Gianni Agnelli, Confindustria e ICE, conta oggi oltre 150 associati tra personalità e aziende. Il Comitato Leonardo, fin dalla sua costituzione promuove, diffonde e rafforza l'immagine e l'eccellenza del made in Italy. Alla cerimonia hanno presenziato il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini e il presidente dall’Agenzia ICE Riccardo M. Monti, nonché numerosi imprenditori e autorità.
Fondata nel 1961, IMA è attiva a livello mondiale nella progettazione e nella produzione di macchine automatiche e linee complete per il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Alberto Vacchi ricopre la carica di presidente e amministratore delegato e rappresenta la famiglia Vacchi, fondatrice e principale azionista dell’azienda, che ha permesso alla società, quotata alla Borsa di Milano dal 1995, di diventare uno di principali operatori globali nel settore di riferimento. Il manager è uno dei candidati forti alla successione di Giorgio Squinzi alla carica di presidente di Confindustria e la sua candidatura è sostenuta anche da Assocomaplast, l’associazione dei costruttori italiani di macchine, stampi e attrezzature per la lavorazione di materie plastiche e gomma.
Il gruppo conta circa 4800 dipendenti, di cui più o meno la metà attivi all’estero attraverso una presenza globale in circa 80 paesi, e ricava approssimativamente il 90% del proprio fatturato dall’export. IMA vanta un’ampia rete commerciale con 34 stabilimenti di produzione in Europa, Stati Uniti, India e Cina e considera da sempre l’innovazione tecnologica un elemento di forte vantaggio competitivo: circa il 5% dei ricavi viene investito ogni anno in ricerca e sviluppo e oltre 1400 sono i brevetti e le domande di brevetto depositati in tutto il mondo grazie al contributo di oltre 500 progettisti.
"I Premi Leonardo anche quest'anno evidenziano le punte di eccellenza italiana in vari settori produttivi, dalla moda, all'industria alimentare, dalla meccanica, al design e all'arredo. I dati positivi dell'export 2015 dimostrano come queste assolute realtà poggino su una solida base industriale. L'export continua a essere un asset strategico dell'economia italiana: corrono gli ordinativi dell’industria e aumentano le esportazioni. Il made in Italy diviene in questo quadro una risorsa preziosa su cui puntare non solo per il fatto di essere apprezzato in tutto il mondo ma anche perché attribuisce all'Italia la capacità di esprimere totalmente creatività e offrire alta qualità. Qualità che si basa anche sulla forte alleanza tra digitale ed economia reale, che in questa fase di grande volatilità della finanza e dei mercati, rafforza e traina la ripresa economica”, ha dichiarato nel suo intervento il presidente del Comitato LeonardoLuisa Todini.
“Come istituzioni vogliamo fornire supporto agli imprenditori: vogliamo riagganciare la ripresa. In questi due anni, il Governo ha introdotto diverse riforme strutturali che già stanno dando i loro risultati. Stiamo lavorando in modo coeso perché avvenga il passaggio da un’economia manifatturiera a una moderna economia industriale nella quale la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione, il rinnovo degli impianti e la piena integrazione coi servizi possano svilupparsi. In questa direzione abbiamo elaborato il piano “Manifattura Italia” che sarà presentato nelle prossime settimane. Parliamo, a questo proposito, di “quarta rivoluzione industriale” perché l’insieme delle novità tecnologiche e organizzative e la digitalizzazione dei processi aiuteranno a riprogettare tutto il paradigma produttivo”, ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.
"Il Premio Leonardo celebra il valore delle imprese italiane e della loro capacità di rappresentare al meglio il nostro Paese nel mondo. In questi difficili anni di crisi, le aziende premiate oggi, come tantissime altre realtà del nostro tessuto, sono la dimostrazione di come si possono superare le difficoltà investendo con impegno e costanza. La ricerca e l'innovazione sono il motore della crescita in tutti i settori e non bisogna mai avere paura di investire. Se oggi siamo ancora il secondo paese manifatturiero in Europa, lo dobbiamo proprio alla qualità e alla tenacia delle nostre imprese", ha affermato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
"Questo premio è un doveroso riconoscimento a chi più di ogni altro fa dell'Italia un grande Paese ammirato, amato e, perché no, anche imitato. Dobbiamo essere molto fieri delle aziende che dall’Italia sono partite alla conquista dei mercati, contribuendo a rafforzare l’immagine del nostro Paese all’estero: esse ci indicano la strada. La dimensione internazionale è la dimensione naturale della nostra economia e la globalizzazione rappresenta per noi una straordinaria opportunità. Gli imprenditori qui premiati, oltre a essere ambasciatori delle loro aziende, sono ambasciatori dei valori con cui vogliamo che il nostro Paese continui a essere identificato: eccellenza, bellezza, meritocrazia, crescita, internazionalità", ha sottolineato il presidente dell'Agenzia ICE, Riccardo M. Monti.