Plast è tornata
Plast 2023 si è aperta ufficialmente nel quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho (Milano) questa mattina con il taglio del nastro da parte del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, del Vice Ministro del Made in Italy Valentino Valentini e di Massimo Margaglione, presidente di Plast e di Amaplast, Valerio Soli, presidente di Ipack Ima, Andreas Zuege, direttore generale di Intralogistica Italia, Daniele Barbui, presidente di Acimga, Antonio Maiorano, presidente Argi, e Roberto Foresti, vicedirettore di Fiera Milano.
La manifestazione ha preso il via con il convegno “La sostenibilità 5.0 della plastica: scenari ed evoluzioni dalla produzione al fine vita”. Dopo i saluti dei rappresentanti di Regione Lombardia e Comune di Milano, lo stesso Ministro Pichetto Fratin è intervenuto affermando che “per l’Italia il tema non è eliminare la plastica, che è un materiale di note proprietà e utilità. E questa fiera lo racconta benissimo. La finalità è piuttosto creare uno strumento che affronti l’intero ciclo di vita delle materie plastiche, in un’ottica di tutela dell’ambiente e della salute umana. L’obiettivo è quindi azzerare l’inquinamento da plastica, che è certamente un grave problema per gli ecosistemi. Ancora una volta, è necessario che ci guidi l’indirizzo scientifico, non l’ideologia. La tecnologia, così presente in questa fiera, è in continua evoluzione e noi dobbiamo farla andare di pari passo con un’attenzione massima all’ambiente e al processo inarrestabile di transizione ecologica, di cui certamente gli operatori della filiera della plastica devono sentirsi protagonisti. Dobbiamo saper cogliere quindi, come Paese, le opportunità che alcune filiere e settori fortemente interdisciplinari possono prospettarci nell’ambito della bioeconomia e dell’economia circolare".
Di seguito, moderata dal vicedirettore del TG5, Giuseppe De Filippi, si è svolta una tavola rotonda con la partecipazione di Alessandra Colombo, head of circular economy and sustainability di Versalis (Eni), Cristina Miele, direttore amministrazione e finanza e responsabile della società benefit Ferrarelle, Nico Fontana, amministratore delegato di Montecolino, Mario Bagna, amministratore delegato di Interzero Italy, e del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini.
Plast torna finalmente dopo un’attesa di cinque anni dalla precedente edizione, in confronto ai tradizionali tre anni, a causa del rinvio imposto dalla pandemia. Un’edizione, dunque, attesa più del solito, elemento questo che potrebbe essere interpretato come presagio di buona riuscita, se si parte dall’idea che l’attesa accresce il valore delle cose. Ma non solo questo, ovviamente. Perché Plast è per antonomasia la fiera italiana dell’industria italiana della plastica e della gomma e una delle più importanti al mondo, capace di attrarre l’interesse degli operatori di casa nostra e internazionali.
I riflettori resteranno accesi nei padiglioni per quattro giorni, fino a venerdì 8 settembre, con una collocazione della fiera diversa da quella usuale primaverile che ha rappresentato una novità dettata da un calendario fieristico internazionale post-pandemia molto affollato. Di fatto una scelta quasi obbligata. Si attendono visitatori da tutto il globo, a conferma che la validità di una manifestazione non dipende dalla collocazione temporale nel calendario solare, ma viene valutata in base a criteri di un’autorevolezza conquistata edizione dopo edizione.
Appare evidente la volontà degli espositori di compiere uno sforzo ulteriore a impegnarsi nonostante le difficoltà di questi ultimi anni, riaffermando Plast come manifestazione da sostenere in quanto punto di riferimento per le imprese sia italiane, che innovano con prodotti di qualità e portano il made in Italy nel mondo anche per il suo tramite, sia internazionali, che riconoscono l’importanza di Plast ai fini commerciali e promozionali come accade per poche altre manifestazioni nel panorama fieristico mondiale.