Da un secolo per Arburg la sostanza viene prima dello stile

Il 16 febbraio Arburg ha festeggiato i suoi 100 anni di attività presso la propria sede di Lossburg (Germania) ospitando clienti e inviati stampa provenienti da tutto il mondo al terzo e ultimo evento di gala, dopo che nei giorni precedenti aveva accolto gli ospiti locali prima e quelli di lingua tedesca poi. Celebrazioni che continueranno anche agli Anniversary Days, in programma sempre a Lossburg dall’8 all’11 marzo.

Oggi come allora

Quella di Arburg è una storia industriale consolidata che affonda le proprie radici nella famiglia Hehl, ancora oggi alla guida di quella che è diventata una multinazionale attiva su scala globale, come ha ricordato Juliane Hehl, una dei tre soci a capo dell’azienda insieme a Michael Hehl e Renate Keinath, raccontando di come i suoi nonni Arthur e Maria Hehl fondarono coraggiosamente Arburg nel 1923 e di come suo padre Eugen e suo zio Karl Hehl giocarono un ruolo chiave nel plasmarne il successo e farne uno dei principali produttori mondiali di macchine per la lavorazione della plastica.

Renate Keinath ha invece sottolineato l'importanza di elementi quali la capacità di restare indipendenti, i dipendenti dinamici, la forza innovativa e l'affidabilità per il successo di un'azienda famigliare. Keinath ha spiegato come Arburg abbia sempre svolto la propria attività a livello tanto globale quanto locale secondo una filosofia che oggi potrebbe essere definita glocal, assumendosi la responsabilità sia delle persone che dell’ambiente, allora come adesso. Michael Hehl ha poi illustrato come Arburg sia rimasta sé stessa nel cambiamento, mantenendo le fondamentali caratteristiche tipiche di un'azienda familiare, raccogliendo il motto delle generazioni che hanno preceduto quella attuale, "La sostanza prima dello stile", come indicazione della strada da seguire anche nei decenni a venire.

Un viaggio nel tempo

I 100 anni della storia di Arburg sono stati ripercorsi su due schermi giganti a LED, accompagnando gli oltre 400 ospiti in un emozionante viaggio nel tempo attraverso pietre miliari e immagini del passato dell’azienda. Tra queste la prima pressa a iniezione costruita per il sovrastampaggio di contatti elettrici, l’autobus “Informant”, la partecipazione a svariate fiere nel mondo e molto altro ancora. Uno spettacolo musicale ha ricordato gli anni Venti del secolo scorso che hanno dato i natali all’azienda e gettato lo sguardo nel suo futuro, rappresentato da due “vetrine” nelle quali sono state svelate in anteprima mondiale altrettante nuove macchine.

Prima mondiale

A presentare quelle che sono state battezzate macchine dell’anniversario, le Allrounder 470 H ibride nelle versioni Comfort e Premium, ci hanno pensato i direttori di sviluppo tecnologico e vendite, Guido Frohnhaus e Gerhard Böhm

Guido Frohnhaus ne ha elencato alcune delle caratteristiche di punta: impronta energetica fino al 50 % inferiore rispetto alla versione idraulica, riduzione di 12.000 chilogrammi di emissioni di CO2, nuovo concetto di gestione dell'olio, il cui fabbisogno è stato ridotto del 35 % circa. A queste si aggiungono riduzione del 33 % del tempo di ciclo a vuoto, ripartizione della portata per i movimenti simultanei degli assi, manutenzione preventiva.

Gerhard Böhm ha invece parlato di un futuro che si preannuncia elettrico, basato su una tecnologia capace di ridurre il fabbisogno energetico, i costi operativi e l’impronta di carbonio. A suo avviso, le macchine dell'anniversario si riveleranno particolarmente interessanti per i trasformatori alla ricerca di un'alternativa contraddistinta da risparmio energetico, con chiusura elettrica e iniezione idraulica. Infine, il direttore vendite ha anticipato che le due versioni presentate e già disponibili saranno a breve affiancate da una terza versione Ultimate.