Cresce l'interesse per Saferubber

Si è tenuta il 21 giugno presso il Norner (istituto di ricerca norvegese) la riunione che segna la fine del secondo anno di lavoro del progetto europeo triennale Saferubber. Il consorzio di ricerca, coordinato da Assocomaplast (Associazione dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per materie plastiche e gomma), raggruppa 12 partner tra associazioni, piccole e medie imprese e istituti di ricerca e ha ricevuto i fondi nell'ambito del settimo programma quadro (FP7) della Commissione Europea.
Dopo due anni di lavoro, i ricercatori hanno identificato la molecola in grado di sostituire l'etilentiourea (ETU), accelerante utilizzato nei processi di vulcanizzazione per la produzione di gomme sintetiche a base di policloroprene. Tale necessità nasceva da un principio precauzionale, dato che l'utilizzo dell'etilentiourea è stato considerato, in sede internazionale, come probabile causa di gravi danni per la salute. Il progetto è iniziato nel giugno del 2010 e sta riscuotendo un crescente interesse, come si rileva anche dall'elevato numero di visite al sito www.saferubber.eu da inizio anno.