Aumento della domanda e mercato cinese fanno crescere CFSE
Si è chiuso il 12 novembre con segno positivo il secondo trimestre dell’anno finanziario 2020-2021 di Camlin Fine Sciences Europe (CFSE), multinazionale operante nel settore chimico con sede a Ravenna, che registra un fatturato di 10842 milioni di euro rispetto ai 9802 milioni di euro dello stesso periodo del 2019, pari a un incremento del 10%. Nel secondo trimestre anche l’Ebitda marca un aumento del 2,6% in confronto a quello dello stesso periodo del 2019.
A livello semestrale, l’incremento di fatturato per l’anno finanziario in corso sale al 17,7%, passando dai 20346 milioni di euro del 2019 ai 23960 milioni di euro del 2020, cui corrisponde un Ebitda di 3274 milioni di euro che, confrontato con quello dello stesso semestre del 2019, al netto di una vendita straordinaria che da sola aveva generato 825 mila euro di margine, porta a un incremento effettivo del 29%.
“Un trend di cui siamo ovviamente molto soddisfatti, che dipende in gran parte da un importante aumento delle vendite a prezzi superiori in area asiatica, determinato dalla ripresa dello sviluppo post-Covid in Cina, al punto da determinare l’esaurimento dello stock disponibile. Va inoltre sottolineato l’abbassamento del prezzo del barile di petrolio che ha influenzato la diminuzione del costo della nostra maggiore materia prima, cioè il fenolo. Stimiamo che i prezzi in Europa e in Asia rimarranno alti grazie a una ripresa industriale importante a fronte di scarsità di offerta, dovuta anche a un importante operatore cinese che non sarà in grado di soddisfare la richiesta interna”, ha spiegato Massimo Cupello Castagna. CEO di CFSE.
Anche sul fronte patrimoniale si evidenziano risultati positivi, con un indebitamento finanziario netto sceso del 20%, assestandosi a 14762 milioni di euro, con un aumento del patrimonio netto passato da 13427 milioni a 15111 milioni di euro.
“Constatiamo pertanto il consolidamento del trend positivo che ha caratterizzato gli ultimi tre anni e nonostante il periodo di grave difficoltà generato dalla crisi da Covid-19 ma, grazie ai nuovi sbocchi commerciali individuati, abbiamo ottenuto il risanamento finanziario di CFSE”, ha precisato Cupello Castagna, che per il 2021 prevede uno scenario “caratterizzato da una probabile debolezza del dollaro statunitense rispetto all’euro, che, considerando che CFSE vende il 60% in dollari statunitensi, sarà parzialmente controbilanciato da un basso valore del petrolio. Dovremmo però assistere a una ripresa robusta dopo la crisi dovuta a Covid-19”.
Sicurezza e formazione sono fattori su cui CFSE pone molta attenzione e investe molte risorse, tanto da promuovere un’iniziativa premiante dedicata a tutti i dipendenti. Infatti, l’azienda ha avviato l’erogazione di un corposo bonus pari a due mensilità in base a un doppio criterio che dipende dai risultati raggiunti a livello sia di produzione sia di sicurezza, attivando in questo modo una responsabilità condivisa per cui ognuno fruisce dei vantaggi derivanti dal comportamento accorto e virtuoso proprio e di tutti i colleghi. Per il 2020-2021, CFSE ha anche previsto quasi 1600 ore dedicate alla formazione, di cui oltre 350 sul tema della sicurezza.