Negli ultimi anni i mercati dei polimeri sono stati caratterizzati da un’elevata volatilità alla quale, nella prima parte del 2015, si è aggiunta anche una penuria dell’offerta nonostante l’ondata di aperture di nuovi impianti produttivi in Medio ed Estremo Oriente. L’impatto del gas e del petrolio di scisto (shale oil & gas) americano sembra essersi ridimensionato dopo il calo dei prezzi del petrolio al disotto dei 50 dollari al barile.

La Cina e altri mercati emergenti hanno evidenziato un rallentamento dei ritmi di crescita facendo sorgere dubbi sulla sostenibilità di queste economie in rapida espansione, mentre l’Iran si appresta a ritornare sulla scena come partner importante per l’export sia di petrolio sia di polimeri. I flussi commerciali di materie prime e polimeri si stanno rapidamente modificando alla luce di questi nuovi scenari.

Questi e molti altri argomenti saranno al centro degli interventi dei relatori del convegno ChemOrbis, che tenteranno di trovare risposte e di tracciare le possibili linee di sviluppo e le conseguenze per il settore petrolchimico. Il programma della conferenza, che si terrà ad Amsterdam il 26 novembre 2015, comprenderà anche interventi specifici su temi come le poliolefine, il PVC, le resine stireniche e il PET, con una descrizione dettagliata dell’attuale situazione della capacità produttiva e della domanda, dei fattori di crescita, delle applicazioni e di eventuali questioni aperte.

Alcuni produttori extraeuropei da Iran, Russia e Tailandia porteranno il loro punto di vista sulle opportunità e sugli ostacoli nei rapporti d’affari con l’Europa. Un ulteriore argomento importante, ovverosia il consolidamento e la necessaria trasformazione del settore petrolchimico europeo, sarà affrontato da Udo Jung del Boston Consulting Group.