Con 594 voti favorevoli, 5 contrari e 43 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato il 17 gennaio il divieto di invio all’estero di tutti i rifiuti destinati allo smaltimento in Paesi al di fuori dell’Unione europea, eccezion fatta per i casi autorizzati a fronte di valide giustificazioni. Il provvedimento vieta anche le esportazioni di rifiuti pericolosi dall'UE verso Paesi non Ocse. L'esportazione di rifiuti non pericolosi destinati al recupero sarebbe consentita solo ai Paesi non Ocse che danno la loro autorizzazione e dimostrano di essere in grado di gestire tali rifiuti in modo sostenibile. Inoltre, il testo approvato mira a vietare l'esportazione di rifiuti in plastica verso i Paesi non Ocse e a eliminare gradualmente l'esportazione verso i Paesi Ocse entro quattro anni.
Il Parlamento chiederà inoltre la creazione di un meccanismo di selezione all’interno dell’Unione europea basato sul rischio, per orientare i Paesi dell’UE che effettuano ispezioni a prevenire e individuare le spedizioni illegali di rifiuti. "La nostra posizione ambiziosa per i prossimi negoziati con i Paesi UE è stata appena approvata da un'ampia maggioranza in seduta plenaria. Dobbiamo trasformare i rifiuti in risorse nel mercato comune e, quindi, prenderci più cura del nostro ambiente e della nostra competitività. Le nuove regole ci permetteranno anche di combattere più facilmente la criminalità legata ai rifiuti all'interno e all'esterno dell'UE. Inoltre, con il divieto di esportazione dei rifiuti in plastica da noi proposto, stiamo spingendo per un'economia molto più innovativa e circolare, ovunque sia coinvolta la plastica. Questa è una vera vittoria per le prossime generazioni", ha dichiarato la relatrice del provvedimento, Pernille Weiss.